"In Abruzzo servono più immigrati per alcuni settori produttivi per i quali e´ difficile trovare manodopera locale".
Lo afferma il ministro welfare Paolo Ferrero, oggi a L´Aquila per la quinta tappa della sua ricognizione in tema di politiche dell´immigrazione che toccherà tutte le regioni italiane.
"I problemi di integrazione, i conflitti tra italiani e migranti si verificano - ha aggiunto - non sul piano del lavoro ma su quello dell´accesso al welfare, ovvero per avere una casa, assistenza sociale e sanitaria, perchè in alcune realtà immigrati ed italianio si devono contendere le agevolazioni per portare i figli all´asilo".
Corollario della tesi è la necessità di superare la legge Bossi-Fini, che fa dell´immigrazione un´emergenza e non una risorsa.
Una risorsa che in Abruzzo è quantificabile in 42.250 immigrati regolari a cui si aggiungono i clandestini che sono pari mediamente, secondo una stima, ad un quinto degli immigrati regolari.
Condivide in pieno l´assessore Betty Mura, che prima di aprire i lavori della conferenza regionale sull´immigrazione, ha affermato che il piano sociale in attesa di approvazione in Consiglio, va esattamnte nela direzione auspicata dal ministro.
Nel servizio interviste a
Paolo Ferrero, Ministro del welfare
Betty Mura, assessore regionale alla cultura e politiche sociali.
FT