Festa della donna tra ricordi e attualità

08 Marzo 2011   10:14  

L'8 marzo è una festa che nasce dal lutto nell’affermazione dei diritti delle donne, con particolare riguardo alle lavoratrici, in ricordo di quelle operaie dell’industria tessile Cotton a New York, che protestavano con lo sciopero per chiedere miglioramenti delle loro condizioni e rimasero vittime di un incendio – che poi si scoprì di natura dolosa – nella fabbrica in cui esse lavoravano, dove le porte erano state sigilllate dal proprietario:  129 donne scioperanti persero la vita.

L’origine di questa ricorrenza sta in una volontà comune di affermare i diritti politici, economici e sociali delle donne, partendo dal riconoscimento del lavoro a parità degli uomini, dal diritto di voto e della tutela durante le gravidanze e nel periodo post-parto.

E’ solo con i movimenti femministi degli anni ’70, che chiedevano il diritto al divorzio e all’aborto, che la diffusione della celebrazione della festa della donna prende piede a livello mondiale, e nel 1977 l’UNESCO proclama un’unica data per tutti, l’8 marzo, come “giornata internazionale della donna”.

Durante questa giornata tutti i movimenti femminili e femministi si organizzano per manifestare in favore dei diritti della donna. E ancora oggi, nonostante i tanti anni passati, si combatte per il diritto al lavoro, la parità negli stipendi, le quote rosa, le molestie sul lavoro ed il rispetto in una società divisa tra le donne veline e le donne vere.

I nostri auguri oggi sono per tutte quelle donne comuni, che combattono ogni giorno per il lavoro, per la famiglia e per i figli. Per quelle che non si arrendono e per quelle che piangono. Donne complicate, sensibili, dolci e ribelli. Alle donne con l’anima dedichiamo questa poesia di Umberto Saba accompagnata dalla musica di Ludovico Einaudi.


Oggi, oltre ai soliti festeggiamenti in ristoranti, pizzerie e discoteche ricordiamo anche l'iniziativa promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - ''Musei gratis per tutte le donne'' - che offrirà a tutte le donne l’ingresso gratuito in tutti i luoghi d’arte statali (musei, aree archeologiche, biblioteche ed archivi), molti dei quali per l’occasione hanno organizzato mostre, aperture straordinarie, visite guidate ed eventi a tema. Maggiori informazioni sul sito del Mibac.

Concludiamo i nostri auguri con una frase di Giovanni Paolo II che dedicò proprio alle donne una lettera “Mulieris dignitatem” (la dignità delle donne) che ci viene gentilmente riproposta dal parroco di Pizzoli, don Claudio, in onore di tutte le donne sul giornalino parrocchiale:

“La Chiesa, dunque, rende grazie per tutte le donne e per ciascuna: per le madri, le sorelle, le spose; per le donne consacrate a Dio nella verginità; per le donne dedite ai tanti e tanti esseri umani, che attendono l'amore gratuito di un'altra persona; per le donne che vegliano sull'essere umano nella famiglia, che è il fondamentale segno della comunità umana; per le donne che lavorano professionalmente, donne a volte gravate da una grande responsabilità sociale; per le donne «perfette» e per le donne «deboli» per tutte: così come sono uscite dal cuore di Dio in tutta la bellezza e ricchezza della loro femminilità; così come sono state abbracciate dal suo eterno amore; così come, insieme con l'uomo, sono pellegrine su questa terra, che è, nel tempo, la «patria» degli uomini e si trasforma talvolta in una «valle di pianto»; così come assumono, insieme con l'uomo, una comune responsabilità per le sorti dell'umanità, secondo le quotidiane necessità e secondo quei destini definitivi che l'umana famiglia ha in Dio stesso, nel seno dell'ineffabile Trinità. La Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni del «genio» femminile apparse nel corso della storia, in mezzo a tutti i popoli e Nazioni; ringrazia per tutti i carismi che lo Spirito Santo elargisce alle donne nella storia del Popolo di Dio, per tutte le vittorie che essa deve alla loro fede, speranza e carità: ringrazia per tutti i frutti di santità femminile.”

eb


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