Fiat su Sevel: senza clausola sciopero, revisione del piano
Se le Rsu della Sevel non firmeranno l'accordo con la clausola di garanzia che prevede l'impegno dei sindacati a non convocare scioperi nei sabati lavorativi straordinari, Fiat potrebbe rivedere il programma di produzione in Sevel. E' quanto si apprende da fonti interne all'ufficio stampa della Fiat. La casa torinese, proprietaria al 50% della Sevel, in vista dell'aumento della produzione nel 2011 a 200.000 furgoni, ha intavolato una trattativa con le Rsu dello stabilimento di Atessa per l'attivazione di 14 sabati lavorativi straordinari cui far fronte con l'assunzione a tempo determinato, per tre mesi, di 150 operai e l'arrivo di altri 150 in cassa integrazione in trasferta dall'area torinese. Nell'accordo Fiat ha inserito una clausola di esercibilita': ha chiesto ai sindacati la garanzia che in Sevel non si convochino scioperi nei sabati lavorativi straordinari previsti nell'intesa, pena una sanzione per il sindacato che lo convoca, sul modello degli accordi di Mirafiori e Pomigliano.
"A fronte di un piano che prevede delle assunzioni per l'aumento della produzione dei furgoni in Sevel - spiega la stessa fonte da Torino - Fiat vuole che vengano garantiti i sabati lavorativi straordinari per cui i sindacati si sono impegnati a lavorare, in caso di firma". La Fiat ha intenzione di attivare nello stabilimento della Val di Sangro 14 sabati lavorativi, 7 per ogni operaio del primo turno (ore 6-14): il 19 e 26 febbraio, il 5, 12, 19, 26 marzo, il 2, 9, 16 aprile, il 7,14, 21, 28 maggio e il 18 giugno. In piu', per gli operai che lavorano nel terzo turno, (22-7), scatteranno 7 domeniche di straordinario: il 20 febbraio, il 6 e 20 marzo, il 3 e 17 aprile, il 15 e 29 maggio. L'accordo e' stato firmato dalle Rsu della Fimsic, mentre i delegati della Fim-Cisl hanno preso tempo. La Fiom-Cgil, dal canto suo, ha convocato questa mattina una conferenza stampa per denunciare "il ricatto della Fiat sulla Sevel, peggiore di quello messo in atto a Mirafiori e Pomigliano".
