Filt Cgil: D'Alessandro detta linea politica sui trasporti e sceglie interlocutori di comodo

13 Aprile 2018   09:52  

Nel continuo balletto delle dimissioni e delle incompatibilità derivanti dalla recente elezione in Parlamento sia del Presidente della Giunta D'Alfonso (con delega alle infrastrutture e trasporti) e del Consigliere D'Alessandro (con delega regionale ai trasporti), abbiamo appreso che in occasione della recente seduta del Consiglio Regionale, sono state annunciate formalmente le dimissioni del neo Deputato D’Alessandro.

Pur consapevoli che dette dimissioni, per essere ufficialmente operative, necessitano di apposita ratifica che avrà luogo presumibilmente in occasione della prossima seduta di Consiglio Regionale, non ci saremmo mai aspettati che l'Onorevole D'Alessandro (da dimissionario) volesse ulteriormente ed ostinatamente continuare a personalizzare una politica di riorganizzazione del settore fino ad ora chiaramente fallimentare, convocando e scegliendo solo alcune organizzazioni sindacali e solo alcuni e specifici interlocutori politici.

Invece è accaduto proprio quello che non ti aspetti. Nello specifico, l'Onorevole D'Alessandro si è reso protagonista di una iniziativa (che alleghiamo per conoscenza) datata 9 aprile 2018, vale a dire esattamente il giorno prima in cui in Consiglio Regionale annunciava formalmente e con "evidente commozione" le proprie dimissioni, convocando per venerdì 13 aprile presso la sala Giunta della Regione, alcune sigle sindacali, nonché il Vice Presidente Lolli, il Presidente del Consiglio Di Pangrazio e i Consiglieri Regionali Pietrucci, Berardinetti e Di Nicola oltre che i Presidenti di Tua e Sangritana Spa, assicurando peraltro la presenza dello stesso Presidente Luciano D'Alfonso.

Oggetto della convocazione, manco a dirlo è la riorganizzazione dei servizi commerciali e del trasporto pubblico locale, tema sul quale si incardinano le note delibere di Giunta Regionale con le quali sono state pianificate da un lato la rinascita di Sangritana Spa e dall'altro le contestuali penalizzazioni di tutti i collegamenti extra regionali attraverso la decontribuzione di alcune tratte assolutamente vitali per le aree interne della nostra Regione.

La Filt Cgil e la Cgil regionale, unitamente a tutti coloro che hanno manifestato palesemente la propria contrarietà a questo progetto in grado di destabilizzare lo scenario trasportistico abruzzese, sono stati, non a caso, progressivamente discriminati ed esclusi da qualsiasi tavolo di confronto o concertazione istituzionale.

Questa ulteriore convocazione, assolutamente anomala nella tempistica e nella scelta complessiva degli interlocutori, costituisce un'ulteriore prova di un comportamento istituzionale assolutamente arrogante e presuntuoso.

Continuiamo ancor di più ad essere convinti che la Regione Abruzzo debba con estrema urgenza ed indifferibilità dotarsi di una nuova figura Istituzionale che assicuri stabilmente e con autorevolezza la guida del settore dei trasporti fino a conclusione della legislatura in modo da poter rivisitare alcune decisioni a nostro avviso sbagliate e affrontare al tempo stesso alcune drammatiche urgenze che attengono il settore

 



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