Fondali bassi, fiume Pescara a rischio esondazione

10 Settembre 2011   20:24  

«Pericolo di esondazione per il fiume Pescara. Con l'arrivo della stagione invernale, e dunque di piogge più intense, la situazione già drammatica del corso d'acqua rischia di precipitare a causa dei fondali troppo bassi». A lanciare l'allarme sono i consiglieri comunali del Pd Florio Corneli e Giuliano Diodati, i quali chiedono all'amministrazione comunale di attivarsi immediatamente presso l'Autorità di bacino per verificare la situazione dei fondali e aggiornare il Piano di stralcio di difesa dalle alluvioni elaborato dalla Regione. «Il Piano della Regione - spiegano i due consiglieri del Pd - considera la foce del fiume a rischio moderato, ma lo studio risale al 2004 quando la profondità del fiume era decisamente maggiore. Oggi la riduzione media dei fondali è di almeno 2 metri e, dunque, la portata del fiume è notevolmente ridotta. Pertanto - sostengono Corneli e Diodati - quello che era un rischio moderato prima, ora è diventato elevatissimo. La situazione è piuttosto delicata, non a caso, già alcuni mesi fa il prof. Paolo De Girolamo, che, tra l'altro, si è occupato del Piano regolatore portuale, aveva denunciato la gravità del problema. L'amministrazione non può chiudere gli occhi, ma deve agire in maniera preventiva per evitare il ripetersi della terribile esperienza del 1992». Corneli e Diodati fanno inoltre presente che il Piano di stralcio di difesa dalle alluvioni classifica a rischio elevato di esondazione il lato nord del fiume, vale a dire l'area dove dovrebbe sorgere il Ponte Nuovo che collegherà l'asse attrezzato al parcheggio dell'area di risulta. «L'Autorità di bacino - sottolineano - ha pertanto stabilito la necessità di alzare gli argini del fiume prima di iniziare i lavori per la realizzazione del Ponte. La prescrizione risale al 2009 ma, chissà per quale motivo, è nota solo oggi»


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