Fondi sociale: scontro tra Cialente e il sottosegretario Giovanardi

L'incatenato e lo scatenato

05 Gennaio 2011   08:21  

Dopo monsignor Seccia della Caritas ad attaccare il Comune del'Aquila è il ministro Giovanardi, a conferma che il sindaco Cialente proprio non è simpatico agli ambienti vaticani, e a chi ha milioni di euro di soldi dei cittadini da spendere nella città terremotata, volendo decidere come, dove e da chi. 

Il sottosegretario Carlo Giovanardi minaccia di incatenarsi per le seguenti ragioni resi ieri all'agenzia Ansa: ''Dopo continui, ripetuti, pressanti, solleciti rivolti al commissario straordinario per la ricostruzione Massimo Cialente, prima, e Gianni Chiodi, dopo, non sono ancora riuscito a farmi indicare dalle competenti autorita' abruzzesi dove posso finalmente spendere i 12 milioni di euro stanziati dal Dipartimento per le politiche della famiglia nelle settimane successive al terremoto che ha colpito L'Aquila''.

A seguire la replica del sindaco Massimo Cialente:

''Adesso sono diventato anche l’ex Commissario straordinario alla ricostruzione? Ma quando mai.
Mi permetto di replicare al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Giovanardi,  sulla questione dei fondi per il sociale, richiamando i fatti. Il Comune dell’Aquila ha presentato due progetti, per complessivi 12 milioni di euro.

Uno ha riguardato la ristrutturazione del centro anziani ex Onpi, per un importo di 3 milioni e 100mila euro, e l’altro la ricostruzione dell’edificio ex Eca posto tra piazza Palazzo e via Sallustio, per 9 milioni di euro, da destinare a iniziative sociali.
Di questi due progetti è stato finanziato solo quello riguardante l’ex Onpi, che ha avuto il via libera dai vertici del dipartimento per le Politiche della famiglia lo scorso ottobre. Il progetto sull’immobile ex Eca non è andato avanti, per far spazio a iniziative di altri Comuni. Decisione di cui abbiamo preso atto e sulla quale non abbiamo espresso la nostra contrarietà, in un’ottica di pari dignità tra le Municipalità. Dunque, noi avevamo le idee ben chiare su come spendere i fondi del dipartimento, ma altrove sono state fatte scelte diverse.

Ricordando che non sono mai stato commissario straordinario alla ricostruzione, ma solo vice commissario con delega all’assistenza alla popolazione sino a settembre, quando mi sono dimesso per denunciare i problemi ormai insanabili dell’assetto complessivo del governo dell’emergenza e della ricostruzione, vorrei ricordare al sottosegretario Giovanardi che in una riunione svoltasi alla sua presenza presso il ministero, nella scorsa estate, si è deciso che la scelta dei progetti da finanziare è rimessa esclusivamente al Commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi.

Comunque sono pronto a incatenarmi con Giovanardi, e non solo per il problema dei fondi per il sociale.
Mi rincresce però trovare una conferma su una circostanza allarmante che da tempo faccio rilevare. Questo tipo di comunicati, che provengono da autorevoli esponenti dell’Esecutivo, in cui si attribuiscono dei ruoli errati, testimoniano la confusione che esiste, persino a livello governativo, su quella che è una delle più gravi emergenze che il Paese sta vivendo negli ultimi decenni.''


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