Fornero e Balduzzi premono per i fondi ai malati di Sla, ma arriva il no del governo

I malati pronti ad azioni estreme

02 Novembre 2012   10:47  

Il ministro Fornero ha pianto di nuovo, e stavolta le lacrime erano più che mai giuste.

Ieri mattina il ministro del Welfare Elsa Fornero, e il ministero della Salute Renato Balduzzi si sono personalmente impegnati con il Governo perché fossero ripristinati i fondi per l’assistenza alle persone colpite da sclerosi laterale amiotrofica.

Ma la risposta è stata durissima. Il premier Monti e il ministro Grilli hanno rimandato al mittente la richiesta. Non c'è nulla da fare. Di fronte alla crisi e alla necessità di far quadrare i conti non si torna indietro. Una decisione che ha suscitato le lacrime della titolare del Welfare.

I malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica in Italia (dati Istat 2006) sono circa 3.500 e 1.000 sono le nuove diagnosi all'anno. In Abruzzo, sempre dati Istat 2006, circa 80 casi.

Ma il Governo non sembra concedere nulla. E i malati lanciano l'ultimo aut-aut al governo. Se entro il 20 novembre non arriverà una risposta sulla questione dei fondi all'assistenza, riprenderà la protesta.

Come riporta Repubblica.it: "I ministri hanno detto che c'è una legge -  ha spiegato in una nota Mariangela Lamanna, vicepresidente del Comitato 16 novembre, a cui aderiscono disabili gravissimi con patologie neurodegenerative - quella sulla spending review, che impegna 658 milioni di euro", che "in via prevalente devono essere utilizzati per la non autosufficienza, prioritariamente per le gravi disabilità - dice Lamanna - Prevalente di 658, significa 330 milioni, ma potrebbero essere anche 350". "Spetterà al governo - aggiunge - emendare il disegno di legge di stabilità stabilendo che nel fondo Catricalà, di 900 milioni 350 siano per la non autosufficienza. I ministri hanno chiesto 20 giorni di tempo per produrre atti, ma siamo certi del loro impegno".

 

 


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