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Il gip del tribunale dell'Aquila ha archiviato la posizione dell'imprenditore aquilano Ettore Barattelli, indagato nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per il G8 dell'Aquila e per la ricostruzione post-terremoto, accogliendo la richiesta inoltrata dalla procura distrettuale antimafia.
Barattelli era presidente del Consorzio "Federico II", costituito dopo il terremoto del 2009 per i lavori di ricostruzione, sulle cui attività si erano concentrate le attenzioni dei Pm.
Con Barattelli escono di scena anche le altre imprese locali, Vittorini Emidio e Marinelli-Equizi, che facevano parte del Consorzio ma i cui esponenti non sono stati mai sotto inchiesta.
Questo troncone dell'inchiesta vede ora indagati il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, e l'imprenditore Riccardo Fusi, presidente dimissionario della Btp, per i quali gli inquirenti hanno chiesto il rinvio a giudizio per tentativo di abuso d'ufficio.
L'inchiesta ha preso impulso dalle intercettazioni telefoniche acquisite nell'ambito delle indagini della procura di Firenze sugli appalti per i grandi eventi e per il G8 della Maddalena.
Le indagini sono state coordinate dal procuratore distrettuale antimafia dell'Aquila, Alfredo Rossini, in collaborazione con Olga Capasso, sostituto procuratore della direzione nazionale antimafia, distaccata all'Aquila dopo il sisma per rafforzare il pool che lavora al contrasto delle eventuali infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione.
Secondo gli investigatori, attraverso le sue influenti amicizie politiche, Verdini avrebbe favorito il Consorzio nell'aggiudicazione di appalti. La prossima udienza preliminare è prevista per il 14 ottobre.