Gabriele Lavia: "Moliere a modo mio"

"Il malato immaginario" all'Argentina di Roma

25 Febbraio 2011   12:18  

Gabriele Lavia, uno dei più grandi attori teatrali italiani, sarà in scena fino al 27 febbraio con "Il malato immaginario" di Moliere al Teatro Argentina di Roma. La pièce fece il suo primo debutto su un palcoscenico il 17 febbraio del 1763 e l'autore, nonostante le pessime condizioni di salute, riuscì ugualmente ad interpretare il ruolo di Argante in quella prima, morendo poche ore dopo la fine dello spettacolo.

Nelle intenzioni di Molière, "Il malato immaginario" doveva essere una farsa musicale, con melodie composte da Marc-Antoine Charpentier e coreografie curate da Pierre Beauchamp. Lavia, invece, porta in scena una personalissima versione filosofica del testo scritto dal commediografo francese, seguendo la via tracciata da due grandi pensatori dell'epoca come Cartesio e Pascal.

"Il titolo e' ambiguo, e, probabilmente, vela il senso profondo. E' la storia di un Malato (soggetto) Immaginario (predicato), oppure e' l'Immaginario (soggetto) malato (predicato)? In fondo basta spostare l'enfasi su una parola piuttosto che un'altra e cambia tutto.... Cartesio direbbe che il 'Malato' e' soggetto e 'Immaginario' predicato. Pascal, al contrario, direbbe che e' l''Immaginario' soggetto e 'malato' predicato. 'Solo il cuore puo' dare misura e prezzo alle cose', e' il famoso pensiero di Pascal. E questo vuol dire che il 'valore' di tutte le cose e' in 'qualcosa' che sfugge alla coscienza e sta nel 'cuore'...". Parola di Lavia.

Francesco Balzano

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