Gaspari, il ricordo dei fedelissimi di zio Remo. L'autista, il domestico e la governante

19 Luglio 2011   23:55  

Khan Banaris, il domestico pachistano, Ami, una donna macedone, governante, Rocco Mente, l'autista lucano. Non sono soltanto gli abruzzesi a rimpiangere la scomparsa di Remo Gaspari. Questa mattina, al capezzale dell'uomo politico c'erano loro, i fedelissimi dell'ex ministro. A trovare Gaspari senza vita sono stati proprio i due stranieri, che si occupavano della gestione quotidiana nella casa di Corso Vittorio Emanuele II.

"Sono pachistano - ha detto Banaris - ma da quindici anni mi occupavo di sua eccellenza e ormai ho la cittadinanza italiana. A trovarlo senza vita e' stata la signora Ami, da qualche tempo con noi, che, non vedendolo uscire dalla stanza, ha bussato alla porta, trovandolo morto. Mi aveva confidato di non voler soffrire prima di morire: il Signore lo ha accontentato".

Lucano era invece l'autista di Gaspari, Rocco Mente, originario di Anzi (Potenza). "Anche nei giorni scorsi l'ho accompagnato dappertutto - ha detto commosso - alle feste per i suoi 90 anni, ma anche a Roma e a Isernia. Ha lavorato fino all'ultimo, rispondendo personalmente a tutti quelli che gli scrivevano, non meno di duemila persone al mese. Posso dirlo io che l'ho accompagnato su e giu' per l'Italia dal '73: l'Abruzzo perde un gigante della politica".


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