Gilles Jacquier, il giornalista ucciso in Siria inviato di 'France 2'

Vinse due volte il 'Premio Ilaria Alpi'

12 Gennaio 2012   10:38  

Si chiamava Gilles Jacquier il giornalista morto ieri in seguito ad un'esplsione nella città di Homs, in Siria. Era impegnato da quelle parti per raccontare le manifestazioni dei fedeli del presidente Bashar e quelle dei suoi oppositori. Stando a quanto raccontato da chi era presente in quei tragici momenti, il decesso sarebbe stato causato dal lancio di alcuni razzi. La morte del cronista è stata confermata pure da France2, il canale televisivo per il quale lavorava. Nello scoppio se ne sono andate altre 8 persone, numerosi sarebbero feriti e in ospedale, ci sarebbe anche un altro inviato di nazionalità belga.

Ian Black, giornalista del 'Guardian', ha così raccontato la scena: "Mentre stavamo abbandonando la zona, è iniziata una marcia dei sostenitori del regime siriano, una cosa che succede spesso quando i giornalisti stranieri sono da quelle parti con le telecamere. C’era un secondo gruppo di giornalisti che stava viaggiando separatamente rispetto al nostro gruppo e che ci è stato detto stava filmando la manifestazione quando il mezzo su cui si stavano spostando è stato raggiunto da una granata sparata da un lanciarazzi".


Gilles Jacquier, come detto, lavorava da tempo per France 2 e da inviato della nota emittente aveva realizzato ottimi reportage su Iraq, Kosovo, Israele e Afghanistan. Fu autore anche di diversi documentari e, con due di questi ("La Derniére Frontiere" del 2008 e "Tunisie, la révolution en marche" del 2011), vinse il 'Premio Ilaria Alpi'.


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