Giornata dedicata alla sicurezza stradale a Pescara

25 Settembre 2011   09:15  

“La sicurezza stradale come priorità di governo: compito delle Istituzioni è quello di costruire infrastrutture adeguate, capaci di tutelare chi le percorre in auto, bici, scooter o a piedi. Dovere dei fruitori è però quello di seguire le regole senza mai sottovalutare anche l’aspetto emotivo, i propri stati d’animo che possono influire sulle proprie capacità al volante. Obiettivo della Giornata dedicata oggi alla Sicurezza stradale a Pescara è stato quello di consentire ai nostri giovani di riflettere e capire quali possono essere le conseguenze, spesso tragiche, quando si commettono imprudenze”. Lo hanno ricordato gli assessori alla Mobilità Berardino Fiorilli e alla Pubblica Istruzione Roberto Renzetti nel corso della giornata odierna dedicata alla ‘Sicurezza stradale: in rete per la vita’, svoltasi in piazza della Rinascita e organizzato dall’équipe di psicologhe Chiara Alcini, Carmela Di Blasio e Federica Mazzatenta, alla presenza del Comandante della Polizia municipale Carlo Maggitti e del maresciallo Domenico Di Matteo, del dottor Cherubini, primario del 118 e del dottor Carmelo Memone responsabile della Misericordia di Pescara. Oltre un centinaio gli studenti delle scuole medie e superiori di Pescara che hanno preso parte all’iniziativa, momento conclusivo del progetto sulla sicurezza stradale svoltosi lo scorso inverno.

“Nella giornata odierna – ha detto l’assessore Fiorilli – abbiamo deciso di dedicare un momento alla promozione della guida sicura, indirizzata soprattutto ai giovani, ai nostri adolescenti, che sono la parte più fragile della società in quanto priva di strutture adeguate ad affrontare situazioni di difficoltà. Il progetto nasce dalle esperienze maturate dalla dottoressa Alcini nelle scuole lo scorso anno, quando abbiamo sperimentato dei percorsi di formazione alla guida per comprendere come i giovani vivono la prima volta a bordo di uno scooter o anche di una vettura. I corsi di psicologia hanno dato ottimi risultati e quest’anno abbiamo deciso di sintetizzare l’intera iniziativa in una sola giornata per riproporre l’esperienza, coinvolgendo gli operatori sanitari del 118, la Misericordia, i Vigili del Fuoco e la Polizia municipale che si occuperà dell’aspetto formativo ed educativo. La sicurezza stradale dev’essere necessariamente una priorità per un gruppo di Governo: troppo spesso nei fine settimana, o nel periodo estivo, le nostre strade si trasformano in trappole a discapito dei giovani. Dovere delle Istituzioni è quello di investire sulla sicurezza e sulle infrastrutture, realizzando nuove strade, migliorando quelle esistenti, permettendo ai ciclisti di marciare su piste dedicate in assoluta sicurezza, ai pedoni di non dover fare gimcane sui marciapiedi, utilizzando tutti i mezzi validi quali deterrenti contro l’elevata velocità. Ma c’è un altro aspetto che va valutato e che invece troppo spesso i nostri ragazzi non considerano, ossia l’aspetto umano ed emotivo di coloro che si mettono alla guida di un mezzo, aspetto fondamentale che incide sui riflessi e sulle capacità di reazione”. “L’auto a 18 anni, il primo scooter a 16 anni – ha aggiunto l’assessore Renzetti – non possono e non devono diventare mezzi di competizione con i propri coetanei, strumenti per dimostrare di essere superiori agli altri correndo di più, o ancora per far colpo sulla ragazzina di turno. Prima di mettersi alla guida di un qualunque veicolo occorre acquisire buon senso, rispetto per se stessi e per gli altri, ricordando che la strada è un luogo di condivisione”. Subito dopo studenti, amministratori e operatori si sono spostati dinanzi alle transenne poste all’incrocio tra corso Umberto-via Regina Margherita-via Nicola Fabrizi per la simulazione delle varie fasi di soccorso nel caso di un incidente che ha visto coinvolte due auto e uno scooter. “Lo scooter, proveniente da corso Umberto, in direzione di marcia monti-mare – hanno descritto gli operatori della Misercordia protagonisti della prova con i Vigili del Fuoco e la Polizia municipale –, non ha rispettato una precedenza e ha tagliato la strada a un veicolo Fiat Panda che proveniva da via Regina Margherita, viaggiando con direzione di marcia nord-sud e l’automobilista, per evitare di travolgere lo scooter, è piombato su un’auto in sosta. Il guidatore ha perso conoscenza sul volante del mezzo che ha preso fuoco. Dinanzi ai ragazzi abbiamo simulato una chiamata di soccorso al 118 per dimostrare quanto sia importante, in quei casi, mantenere la calma necessaria, ascoltare con attenzione le parole del nostro interlocutore per eventuali richieste di informazione e fornire l’esatta indicazione del luogo in cui si è verificato l’episodio e ogni altra notizia utile per accelerare quanto più possibile la macchina dei soccorsi”. I Vigili del Fuoco hanno dimostrato come si interviene per mettere in sicurezza l’area del sinistro e lo stesso automobilista intrappolato nella vettura; i sanitari della Misericordia hanno illustrato le fasi del soccorso, e la Polizia municipale si è occupata dell’individuazione del giovane scooterista che, a causa della sua imprudenza, ha causato il grave incidente, per poi procedere con i rilievi del caso. “La giornata odierna – ha specificato Chiara Alcini – rappresenta la prosecuzione del progetto dello scorso anno con il coinvolgimento di tutte le figure professionali che sono significative nel settore della sicurezza stradale. Lo scorso anno abbiamo lavorato in classe, coinvolgendo, oltre agli studenti, anche i genitori, gli insegnanti e la Polizia municipale, per iniziare a costruire una ‘cultura della sicurezza stradale’ per consentire ai ragazzi di riflettere non solo sulle nozioni base della guida, ma anche sugli aspetti psicologici ed emozionali che possono influenzare la guida stessa. E spesso con gli studenti abbiamo verificato che i ragazzi sottovalutano l’influenza dei fattori emotivi. Attraverso un lavoro di rete abbiamo creato spazi per informare i giovani con l’ausilio di quegli operatori che direttamente si occupano della salute e della sicurezza stradale, sperimentando direttamente con i ragazzi cosa significa essere attori attivi o passivi di un incidente stradale”. “Spesso l’eccessiva sicurezza dei ragazzi alla guida può generare drammi – ha aggiunto il dottor Cherubini del 118 -. Consideriamo che oggi gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni e oltre alla morte, misura estrema, ci sono spesso conseguenze altrettanto drammatiche come l’immobilizzazione su una sedia a rotelle o ragazzi che hanno conservato solo il movimento della testa. Senza voler traumatizzare i giovani, oggi abbiamo focalizzato l’attenzione sulle conseguenze negative che possono influenzare una vita intera derivanti da un sinistro”. Intorno alle 12 i ragazzi hanno potuto eseguire delle prove in quad transitando lungo una pista allestita dalla Polizia municipale in piazza Salotto per le prime nozioni base sulla segnaletica stradale. La giornata proseguirà sino alle  20 all’interno dei gazebo informatici sempre alla presenza della Misericordia, degli psicologi e della Polizia municipale con delle prove pratiche.

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore