Gli indagati per il blocco dell'autostrada: "Un onore. Non siamo teppisti che spaccano vetrine"

"Dal terremoto ad oggi a L'Aquila decine di persone risultano indagate e corrono il rischio di vedersi piombare sul capo condanne penali che rischiano di compromettere la loro vita. E non stiamo parlando di delinquenti che sfondano le vetrine". Lo ha detto l'onorevole del Pd Giovanni Lolli.

"Facendo il paragone con altre zone d'Italia durante ogni manifestazione qui a L'Aquila non è successo niente, per il grado di civiltà dei cittadini e per la estrema competenza delle forze dell'ordine che hanno sempre gestito con sapienza le manifestazioni; possono considerarsi episodi irrilevanti se confrontate a quello che sta accadendo, ad esempio, in Val di Susa o che è accaduto a Roma il 18 ottobre" ha aggiunto Lolli, che stamattina ha tenuto una conferenza stampa assieme al sindaco Massimo Cialente, all’assessore Stefania Pezzopane, al presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, al consigliere provinciale dell’Idv ed ex sindaco di Montereale, Lucia Pandolfi, e al capogruppo del Pd Vito Albano, tutti finiti sul registro degli indagati per interruzione di pubblico servizio per aver invaso, alla testa di migliaia di persone, l'autostrada A24 durante la manifestazione popolare del 16 giugno 2010.

"Il traffico era già chiuso, non abbiamo bloccato nulla - ha puntualizzato la Pezzopane - eravamo migliaia e in tanti con la fascia tricolore. Su Facebbok ho raccolto i messaggi di decine di persone pronte ad autodenunciarsi".

"Il disagio fu minimo - ricorda il sindaco - furono le stesse istituzioni a preoccuparsi che l'A24 fosse riaperta".
"La vicenda tasse è decisiva per la nostra comunità" ha aggiunto Cialente, ricordando come molti enti stiano già chiedendo ai propri dipendenti la restituzione sul cedolino dello stipendio di novembre. "Se non dovesse esserci un provvedimento di proroga - ha detto - non è escluso che dovremo tornare a manifestare".

Ai microfoni di Abruzzo24ore.tv Carlo Benedetti, presidente del Consiglio comunale.

di Marco Signori