Governo, Conte vede Draghi: "Restiamo al governo ma serve discontinuità"

07 Luglio 2022   11:05  

"Abbiamo parlato con Draghi, gli abbiamo consegnato un documento a nome del M5s, abbiamo accumulato un forte disagio politico.

Noi siamo disponibili a condividere una responsabilità di governo come abbiamo fatto fino a qui in modo leale e costruttivo ma occorre un forte segno di discontinuità".

Lo ha detto il presidente M5s Giuseppe Conte al termine dell'incontro con il premier Mario Draghi durato oltre un'ora. "Non permettiamo più che il reddito di cittadinanza sia messo quotidianamente in discussione", ha detto Conte in un altro passaggio. "Dobbiamo intervenire - ha elecato l'ex premier - a favore di famiglie e imprese con un intervento straordinario. 200 euro di bonus non servono. Va tagliato il Cuneo fiscale. Dobbiamo intervenire per i lavoratori e sul salario minimo". "Draghi - ha spiegato - si prenderà un po' di tempo per valutare le nostre richieste, non mi aspettavo una risposta immediata, non sarebbe neanche stato serio".

"Noi usciamo dall'esperienza del Conte 2", ha detto Conte in serata, alla congiunta con i parlamentari, in cui "abbiamo costruito un progetto politico e realizzato una serie di iniziative politiche nel segno della giustizia sociale. Questo ci spinge a continuare il dialogo in particolare con il Pd e Leu. Però le alleanze per noi non sono un dato acquisito una volta per tutte. Si basano su obiettivi condivisi e reciproco rispetto. Occorre lealtà e correttezza", "altrimenti a noi non interessa un'alleanza per prendere voti in più. I diktat ci lasciano indifferenti".

Durante la discussione congiunta tra i deputati e i senatori del M5s, secondo quanto riferiscono diversi partecipanti alla riunione, ci sarebbero stati numerosi attestati di insofferenza nei confronti dell'attuale governo e la maggior parte degli interventi avrebbe sostenuto le ragioni di un'uscita dall'esecutivo. Allo stesso tempo, nel dibattito sarebbe stata sostenuta la linea dura espressa dal leader Giuseppe Conte

"Andrà chiarita la disponibilità del governo a lavorare con noi" e questa disponibilità "dovrà essere reale. Dovrà anche cambiare il metodo", ha detto Conte ai suoi parlamentari. Ad esempio, "non accetteremo testi complessi che arrivano in Cdm all ultimo minuto e di cui non sappiamo nulla". "Questo governo deve cambiare marcia - ha aggiunto - non possiamo stare qui in nome di una generica responsabilità" che rischia di diventare "corresponsabilità per un atteggiamento remissivo". Conte durante l'incontro ha spiegato di aver prospettato a Draghi "obiettivi politici chiari" e avergli spiegato che "non è pensabile che si continui a lavorare con forze politiche che ogni giorno mettono in discussione il reddito cittadinanza. Con lealtà siamo i primi a voler migliorare la riforma". "Ho detto anche chiaramente a Draghi che in una situazione di grande difficoltà economica non possiamo combattere da soli nell'indifferenza dell'esecutivo la battaglia per il salario minimo. L'esecutivo batta un colpo". Il leader del M5s si è poi soffermato sul "prezzo del gas" e sulle "proiezioni ferali in autunno. Non possiamo inseguire un'Ue in ritardo. Dobbiamo intervenire. Stiamo parlando di scostamento bilancio" e sugli extraprofitti "suggeriamo di ampliare la sfera".

 


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