Grandi rischi, Bertolaso in aula: non si avvale della facoltà di non rispondere

15 Febbraio 2012   11:36  

E' arrivato Guido Bertolaso e ha preso posto in aula.

La prima notizia è che non si è avvalso della facoltà di non rispondere e si appresta ad affrontare il processo.

"Rispondero' alle domande che mi faranno". Lo ha detto poco fa l'ex capo Dipartimento della protezione civile nazionale, Guido Bertolaso all'Aquila, fuori il Tribunale in cui sta svolgendo il processo (si tratta della quattordicesima udienza) alla commissione Grandi rischi, l'organo consultivo della presidenza del Consiglio alla sbarra all'Aquila con l'accusa di aver sottovalutato il rischio e dato false rassicurazioni ai cittadini prima del sisma del 6 aprile 2009, causando la morte di 309 persone.

Bertolaso inizialmente convocato come teste, verra' sentito oggi come indagato, dopo aver ricevuto da parte della Procura dell'Aquila, l'avviso di garanzia per omicidio colposo per un reato connesso al filone principale.

"Ho ricevuto moltissimi messaggi da tanta gente, per la maggioranza molto positivi", ha aggiunto Bertolaso prima di allontanarsi con gli agenti della Digos della Questura, in un'aula protetta, lontana dai media, in attesa di essere sentito nel corso del processo.

Poi, prima di sedersi, ha fatto una battuta: ''visto che sono indagato posso anche dire il falso''.

L'accusa contesta l'omicidio colposo. In un'intercettazione telefonica (nell'ambito dell'inchiesta sul G8 della Maddalena) risalente al 30 marzo 2009, un giorno prima della contestata riunione, Bertolaso parlando con la Stati definiva la riunione "un'operazione mediatica" e spiegava che era stata convocata "non perche' siamo spaventati, ma perche' vogliamo tranquillizzare", oltre che "zittire qualche imbecille", in riferimento agli allarmi lanciati in quelle settimane dal tecnico di ricerca Giampaolo Giuliani


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