Grandi rischi, il sottosegretario Braga: "Lo scenario di rischio a L'Aquila era noto da mesi"

09 Maggio 2012   13:04  

Riprende dopo una pausa di due settimane il processo alla commissione Grandi Rischi e davanti al giudice Marco Billi sfilano i testi della difesa. Sette le persone a giudizio accusate di omicidio colposo plurimo in qualità di componenti della Commissione grandi Rischi nella composizione che si riunì a L’Aquila il 31 marzo 2009, 6 giorni prima del sisma di magnitudo 6.3 che ha distrutto il capoluogo e ucciso 309 persone.

In aula stamane il sottosegretario alla agricoltura Franco Braga chiamato in qualità di consulente di parte dell’avvocato Filippo Dinacci che difende Enzo Boschi. Il terremoto ha spiegato il professor Braga non è più considerato un evento catastrofi-co ma è un’azione di entità prevedibile ed è possibile adottare le corrette strutture per contenerlo. Secondo Braga la normativa antisisimica italiana è eccellente ed ha certamente come scopo la sicurezza della popolazione, ma sono i dati di censimento della vulnerabilità (rapporto Barberi) ad essere centrali per determinare il rischio.

L'ingegner Braga è attualmente sottosegretario del governo Monti  e oltre che per la Grandi Rischi è consulente per gli imputati del processo dei crolli alla Casa dello studente

Anche Braga, punta l’accento sul ruolo della stampa, mentre in aula poco dopo il professore Mario Morcellini dell’università di Roma fa una disamina della comunicazione e sottolinea come tra le parole di De Bernardinis (bevete un buon bicchiere di vino) e la reazione degli aquilani non ci fu nesso di causa


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