Honda. Fim-Cisl: "Senza investimenti seria preoccupazione per il futuro dello stabilimento"

13 Novembre 2015   15:27  

"Siamo seriamente preoccupati della situazione che sta vivendo la Honda: a pochi mesi dalla scadenza dell'accordo ministeriale che ha previsto tagli dolorosi ma anche il rilancio dell'azienda siamo pessimisti sull'obiettivo pareggio di bilancio entro marzo 2016".

Lo ha dichiarato il segretario provinciale della Fim-Cisl, Domenico Bologna, intervenuto questa mattina nel corso di una conferenza stampa sulla Honda di Atessa.

"La politica che sta facendo la Honda fatta solo di taglio di costi non consentira' di raggiungere il pareggio di bilancio, anche alla luce dei 13 milioni di euro di passivo dichiarati - ha sottolineato Bologna - di questo passo la fabbrica non ha piu' di 2-3 anni di vita.

Con i prodotti che lavorano oggi in Honda non si puo' andare avanti e alla fine il conto lo pagheranno i lavoratori: abbiamo fatto 4 anni di purgatorio, abbiamo tagliato pezzi di salario per risolvere i problemi della Honda e ora dichiamo chiaramente che non si puo' piu' lavorare solo sulla leva del taglio dei costi.

Chiediamo una svolta vera: la Honda deve tornare a fare investimenti e produrre utili per tentare di ottenere il pareggio di bilancio. Per farlo bisogna investire su prodotti e motori che fanno un buon margine, non si puo' pensare solo a ripianare i buchi che loro hanno fatto".

L'accordo al Mise del 2012 "prevedeva il pareggio di bilancio a fronte di una chiusura di 120mila moto con 350 persone impiegate piu' stagionali", ha ricordato Bologna, "ma ad oggi, invece, si chiudera' l'anno con 80mila moto prodotte da 352 persone piu' 100 stagionali e piu' 152 lavoratori mini turbo: probabilmente hanno sbagliato i conti".


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