I lavoratori ai tempi di Schettino e di Caligola: inutili, raccomandati e per non fare nulla

Corruzione in regione Abruzzo

18 Gennaio 2012   12:06  

''L’intera economia pubblica nazionale è malata, il sistema degli appalti pubblici corrotto e, anzi, si può ritenere che l’Italia sia unita da Nord a Sud proprio dalla corruzione''.  

Pesano come pietre le parole del gip Marco Billi. Sono un ennesimo allarme lanciato in un sistema Paese, l'Italia, che affonda come la Costa Concordia, con al timone  i tanti i troppi comandanti Schettino, e con i tanti i troppi Lavitola, Tarantini, Corona, gioiellieri che dichiarano 12mila euro l'anno, escort in carriera politica, cavalli (e asini) nominati senatori, a festeggiare e gozzovigliare al piano bar, pronti ad abbandonare la nave per primi. 

Nelle pagine dell'ordinanza dell'inchiesta Caligola che ha coinvolto volti noti della politica abruzzese passata e presente, di destra e di sinistra, alti dirigenti infedeli e al solito sottobosco di faccendieri, parenti e amanti, emergono spaccati inquietanti di un andazzo generale, diffuso e capillare, che dovrebbe qui ed ora essere oggetto della massima attenzione della politica, e non solo della magistratura, quando però il malcostume emerge dalla melma e diventa reato, o presunto tale.

Prendiamo ad esempio uno stralcio delle intercettazioni, che ha come protagonisti i due imprenditori arrestati, Duilio Gruttaduaria e la moglie Anna Maria Teodoro.

Alla faccia della concorrenza, del merito, dell'uso ottimale dei soldi dei contribuenti italiani, la loro società, la Ecosfera, secondo l'accusa, avrebbe ottenuto appalti dalla Regione Abruzzo, in cambio di consulenze e assunzioni utilizzate al posto della vecchia mazzetta, a favore dei clan amicali e parentali facenti capo ai dirigenti e politici in grado di condizionare le gare.

I due parlano di Lamberto Quarta, l' ex braccio destro di Ottaviano Del Turco,  già protagonista del'inchiesta Sanitopoli, ora in prigione, e di un avvocato amico di Quarta che l'Ecosfera dovrebbe assumere per non fare nulla. Appunto perché se non si fa così gli appalti te li puoi scordare.

Una lettura, ci rendiamo conto, assai indigesta per i tantissimi laureati abruzzesi, costretti a fare i camerieri, costretti ad inviare centinaia di curriculum per non avere quasi mai risposte. Costretti a fare le valigie per andare a cercare un lavoro dignitoso in paesi più civili ed evoluti. E dove la parola meritocrazia, nella bocca dei politici caserecci, non suona solo come una irritante e provocatoria  barzelletta. 

Gruttadauria: ''Ieri è venuto Quarta ponendomi un problema..lui ha parlato con p., che gi ha detto noi abbiamo preso delle persone..e che lui ci tiene per un avvocato che a lui interessa non per fare il lavoro...perchè serve a lui...e che adesso è a spasso...e siccome abbiamo vinto di recente una gara...''

Teodoro: ''Io c'ho i disoccupati, sono da assumere e non fare niente...pesano sulla promozione ma non posso mettere...questo avvocato non farebbe mai nulla...cioè è da prendere, si, ma in quell'ottica...non per fare il lavoro...questo non ha proprio nessuna intenzione..cioè verrebbe preso, ma non per fare sto lavoro...''

Gruttadauria: ''Verrebbe preso cosi' solo per avere dei soldi e basta'' Teodoro: ''Si, ma non serve a niente''

Gruttadauria: ''Ma stò P. ha l'autorevolezza per poter dire ''date i soldi a una persona che ve lo chiedo io? Questo è il dato''

Teodoro: ''Questo P. ha mandato questo avvocato a parlare con l'avvocato di Quarta dando questo messaggio! Quarta non ci ha capito niente e mi ha detto...cerco di capire''

Gruttadauria: ''Allora capisse e poi ne parliamo''

Teodoro: ''Eh appunto: Perchè già Vanna ( ndr: Vanna Andreola, la dirigente arrestata) mi chiede di assumere un'altra persona che adesso stiamo assumendo in questi giorni. Praticamente, tutte quelle che abbiamo sono da tutte da buttare...sono tutti raccomandati''


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