I soldi di "Domani" inutilizzati, Jovanotti si appella a Bondi

20 Luglio 2010   13:09  

Il ministero dei beni culturali trovi il modo di investire subito all'Aquila i soldi raccolti con la vendita del brano 'Domani, 21/04/2009'. Lo chiede dalle pagine del quotidiano La Stampa, Jovanotti, che nei giorni scorsi ha inviato al ministro Bondi una lettera appello - di cui il quotidiano pubblica l'intero testo - firmata da tutti gli artisti del progetto 'Domani', tra gli altri da Sangiorgi a Baglioni, da Venditti a Zucchero, Morgan, Morandi, Elisa,Giorgia, Pausini.

"Nessuna volontà polemica", sottolineano i musicisti al ministro, e "nessun tono inquisitorio" ma "la decisa intenzione di ottenere una risposta chiara". Perché in tutto questo tempo, sottolineano, "alle nostre ripetute domande sui tempi e i modi relativi all'utilizzo dei soldi raccolti il suo ministero non ha mai risposto in modo chiaro".
Gli artisti ricordano che il ricavato del disco inciso con questo scopo all'indomani del terremoto che sconvolse l'Aquila e l'Abruzzo (fu il più venduto del 2009 e fruttò 1.183.377,35 euro) era stato all'inizio destinato ai lavori di ristrutturazione del conservatorio e del teatro stabile d'Abruzzo. Poi il ministero ha precisato che l'unica destinazione è il Conservatorio, "che però è nella zona rossa", sottolineano Jovanotti e gli altri, "e dunque a tutti é chiaro che chissà quando e se cominceranno i lavori".

Da qui l'appello: Vista la situazione "drammatica in cui versa la popolazione abruzzese, continuano, "crediamo che sarebbe più sensato individuare insieme una destinazione più prossima e tangibile che consenta ai cittadini d'Abruzzo di utilizzare subito queste risorse che, seppur poche e di certo inadeguate alle dimensioni delle loro grandi difficoltà potrebbero almeno contribuire a risolvere qualcosa e soprattutto nell'immediato".

 

 


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