I tagli non sono la cura per la nostra sanità

di Alfonso Manucci

27 Gennaio 2012   10:25  

Si polemizza sull’imporre ai medici di base di prescrivere farmaci generici, Le sembra una scelta valida su una sanità incontrollata, inefficiente e dai costi esorbitanti? Intervenire su particolari non può dare che scarsi risultati. Ancora più grave è, che non ci si cura minimamente del disaggio dei Cittadini, ogni intervento riduce se non toglie qualcosa. Un Governo tecnocratico, attraverso il Ministro della Salute, dovrebbe valutare progetti innovativi, invece, agendo così, per chi conosce a fondo la situazione, tradisce incapacità.

E’ impensabile che siano persone che abbiano interesse a mantenere sostanzialmente invariata l’attuale situazione. Posso affermarlo con cognizione di causa perché ho potuto sperimentare i disagi prodotti dal malfunzionamento di questo settore in prima persona, sottoponendomi ai controlli della salute necessari a una persona della mia età e, ancora prima, essendomi dedicato per motivi professionali proprio alla risoluzione di problemi riguardanti la Sanità. Infatti, nel recente passato, ho condotto uno studio approfondito sul sistema sanitario di una delle Regioni in cui sono richiesti interventi impegnativi in questo ambito, ovvero il Lazio: in particolare, ho analizzato l’offerta delle strutture del territorio raccogliendo i risultati finali in uno schema riassuntivo.

I tagli non sono la soluzione, ma un’ingiustizia perché tramite loro si infierisce sui più deboli. L’alternativa è attivare un valido progetto che dia lo stesso risultato senza togliere niente a nessuno ma dando una migliore assistenza sanitaria a tutti. Perché finisca l’attuale tipo di gestione, di un’assistenza sanitaria fallimentare e irrispettosa nei confronti degli assistiti, è necessario e urgente un provvedimento che preveda la regolamentazione della gestione a livello nazionale e la gestione autonoma regionale, solo così si otterrà il controllo totale della spesa complessiva, invece si continua a procedere con interventi singoli su base regionale, su dettagli privi di una pianificazione di ampio respiro che prevalentemente si trasformano in un limite senza risolvere il problema generale, continuando a sprecare denaro che non c’è.

La soluzione al problema è esposta nel sito www.sanitapubblica.it che invito a visitare. Le sarà facile valutare la validità di un progetto la cui completezza è derivata da uno studio condotto con una vista d’insieme sui problemi dell’assistenza sanitaria. Il progetto propone una gestione moderna ed efficiente, agendo concretamente sugli sprechi e impedendo le malversazioni. E’ nato dall’idea di un giovane italiano poco più che trentenne cha impegnato un’equipe per quasi due anni senza costi per la spesa pubblica. Il progetto è stato presentato ai Ministri della salute d’Italia e d’Inghilterra, dei quali troverà le rispettive lettere pubblicate nel suddetto sito. Con l’improvviso cambiamento per il nuovo governo il 5 dicembre 2011 il progetto è stato trasmesso al Ministro prof. Renato Balduzzi attraverso la segretaria particolare dr.ssa Daniela Storani, dove giace senza neanche un minimo cenno di riscontro.

Come è possibile che ancora oggi si verifichi ciò? Non si può non rispettare un lavoro che ha comportato un impegno considerevole ed essere mortificato da comportamenti che, da sempre, per lavori ben più importanti, hanno spinto i loro ideatori all’estero per realizzarli. Con questo Governo dovremmo aver superato quelle dinamiche per cui i validi progetti trovavano grandi ostacoli. Medici e Assistiti informati del progetto ne sono entusiasti. Per accelerare il cambiamento dalla base si è attivata spontaneamente un’iniziativa, che non ha colore politico, tramite il passaparola e Internet, ponendo al Ministro della Salute, uniti, la stessa domanda di attivazione predisposta sul sito con un facile copia-incolla. 


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