IL PARCO D'ABRUZZO NEI PROGRAMMI DELLE AREE PROTETTE FRANCESI
Un gruppo di esponenti - funzionari e direttori - di parchi nazionali e parchi regionali francesi, ospiti di Federparchi ed Europarc
Italia, sta visitando alcune aree protette italiane, allo scopo di conoscerne le caratteristiche e la gestione. Essi sono particolarmente interessati a due parchi regionali (Appia Antica e Maremma) e al Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e
Molise. Agli ospiti saranno illustrate le peculiarità naturali, culturali e i programmi futuri anche in relazione al miglioramento di politiche di integrazione europea per la conservazione della natura e lo sviluppo locale sostenibile.
Ieri e oggi gli amici d'oltralpe hanno visitato la Val Fondillo e la Val di Rose accompagnati dalle Guide del Parco e hanno
incontrato, sulla scorta di un preciso programma definito dal presidente Giuseppe Rossi, oltre al direttore Vittorio Ducoli,
i responsabili di vari servizi dell'Ente per un approfondimento sulle tematiche di gestione dei grandi carnivori, sui rapporti con le popolazioni locali, la pianificazione del territorio e la Sorveglianza del Parco. Hanno incontrato anche operatori del
territorio per conoscere i rapporti che intercorrono con l'Ente Parco.
Dai responsabili dell'Ente hanno voluto sapere in particolare le attività e le azioni in essere e da sviluppare in futuro, per quanto attiene alla conservazione e allo sviluppo con relativa programmazione, alla pianificazione, alla partecipazione e alla capacità di dialogo delle popolazioni locali e con le popolazioni locali.
I contatti con i parchi francesi e con la loro Federazione certamente continueranno e si svilupperanno negli anni prossimi, dichiara il presidente Rossi, per approfondire le problematiche amministrative e gestionali di rispettivo
interesse, ma anche per promuovere opportunamente incontri e scambi di esperienze tra le realtà territoriali. Inoltre,
continua il presidente Rossi, questi contatti sono molto opportuni e utili per avviare relazioni e realizzare
partenariati per progetti europei e transnazionali che costituiranno sempre più, nei prossimi immediati anni, fonte
di risorse per investimenti e di crescita della capacità operativa dei parchi.
(AGI)
