Ieri i Funerali del Piccolo Giorgio Sbranato dai Suoi Cani. Scatta la Petizione per Non Abbatterli

21 Agosto 2016   09:06  

Grande commozione ai funerali, nel santuario di Mompilieri a Mascalucia, del piccolo Giorgio, il bimbo sbranato dai cani di famiglia il 16 agosto scorso nel Catanese. Accanto alla piccola bara bianca la madre del bambino di 18 mesi che mostra evidenti i segni e le ferite dell'assalto del dogo argentino di tre anni che ha azzannato e ucciso suo figlio. Vicino a lei suo marito.

A celebrare la funzione è stato padre Alfio Privitera, rettore del Santuario di Mompilieri, lo stesso sacerdote che, nella stessa chiesa, appena un anno, fa aveva battezzato il bambino. «In questi momenti ci si chiede Dio dov'è, se è girato dall'altra parte - ha detto il rettore nell'omelia - ma Dio c'era anche quando Gesù moriva e Maria era ai piedi della croce». Il corpo del piccolo sarà tumulato nel cimitero di Mascalucia.

La petizione per salvare gli animali

Una petizione on line su Change.org per non fare uccidere i due Dogo argentini che nei giorni scorsi hanno aggredito e ucciso il piccolo Giorgio di 18 mesi, a Mascalucia, nel catanese, ha raggiunto oltre 30mila firme in 48 ore.

"I due Dogo, anche se definiti assassini, sono sempre membri della famiglia – dice l'autrice della petizione, Stefania Pappalardo –. Hanno sbagliato e dovranno pagare, ma non con la vita. La riabilitazione è una disciplina che l'uomo ne è maestro. Si addestrano leoni, tigri e quant’altro. Perché no due Dogo?".

Nel testo della petizione si legge il "No all'abbattimento. Sì alla riabilitazione. Il Dogo Argentino è un nobil cane agile e giocoso, è un compagno fedele in grado di stabilire con l'uomo un rapporto di complicità e affetto profondo".

"Nonostante l'aspetto aggressivo e 'burbero' - si legge ancora - è docile, astuto e affettuoso, ma va educato fin da cucciolo al rispetto dei ruoli e degli spazi. Nessuno vuol essere giudice e giustiziere, ma tanti in Italia hanno un Dogo Argentino, ed ogni famiglia è composta da bimbi, madri e padri".

"Ci leghiamo al dolore della famiglia di Mascalucia, ma vogliamo evitare che altro sangue possa esser sparso per questa vicenda. Per questa ragione - si evidenzia- invochiamo 'perdono' per i due Dogo Argentino! Chiediamo che possano essere trasferiti e seguiti in un Centro Cinofilo di Riabilitazione".


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