Il Concorsone non risolverà i problemi del Comune, lo dice la FP-CGIL

05 Settembre 2012   14:47  

"Le polemiche sul concorsone di questi giorni non ci aiutano a difendere la possibilita' concreta di stabilizzare l'occupazione presso il Comune dell'Aquila e nel resto del cratere sismico". Lo afferma il segretario generale della Fp-Cgil Dario Angelucci. "Abbiamo chiesto al Comune dell'Aquila, in particolare, un confronto sulle modalita' di riorganizzazione della macchina amministrativa, perche' il cosiddetto concorsone non basta a risolvere tutti i problemi dell'ente. L'obiettivo - dice il sindacalista in una nota - deve essere superare il precariato e allo stesso tempo valorizzare l'impegno del personale gia' dipendente. Come CGIL abbiamo sempre sostenuto il superamento della fase commissariale e il passaggio dei poteri agli enti locali, ma allo stesso tempo abbiamo sempre affermato la necessita' di dotare gli stessi enti locali dei mezzi e del personale indispensabili a governare la ricostruzione. Dal nostro punto di vista il governo Monti non e' stato assolutamente generoso con gli enti terremotati visto che finora, in presenza anche delle strutture commissariali, il solo Comune dell'Aquila ha utilizzato 237 lavoratori precari in tutti i settori, mentre con il ritorno ai poteri ordinari lo stesso governo ritiene che 128 unita' siano sufficienti".

"Inoltre - si legge sempre nella nota - si prevede una riserva del 50% a favore di chi lavora gia' nell'ente, con il risultato che soltanto un precario su quattro potra' beneficiare dei posti riservati. Il sindacato dunque non puo' considerare chiusa la partita dei numeri solo con l'espletamento del concorsone e dovra' gettare da subito le basi per un confronto ai vari livelli istituzionali, con l'obiettivo di dare una risposta a tutti i lavoratori fino ad oggi impegnati nella ricostruzione. In questi giorni tra l'altro - prosegue Angelucci - si e' sviluppato un dibattito sulla necessita' di occuparsi non soltanto della ricostruzione fisica del cratere ma anche di quella sociale, un obiettivo che riteniamo fondamentale e verso il quale auspichiamo un'attenzione particolare (che fino ad oggi e' mancata) da parte del governo. Nel ribadire la necessita' di garantire la legittimita' degli atti e la trasparenza delle procedure per le selezioni, riteniamo che il confronto che la Funzione Pubblica CGIL chiede agli enti locali debba affrontare il tema della riorganizzazione complessiva degli stessi enti, affinche' siano in grado di rispondere alla sfida epocale che tutti abbiamo di fronte. La FP CGIL in conclusione auspica che tutti i soggetti abbiano la capacita' di mettere fine alle polemiche (che rischiano tra l'altro di bloccare o ritardare i concorsi), avviando una fase di concertazione necessaria ad affrontare tutti i problemi in campo e quelli che si presenteranno nel futuro". 


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