Il M°Sergio Rendine VS ex Sindaco Ricci: "caro singor ex"

Continua la querelle chietina

04 Maggio 2010   10:33  

«Il livore con cui Francesco Ricci scrive, è figlio sicuramente della sua umiliazione elettorale, mentre la sua capacità di dire cose non vere è figlia di un’abitudine. Caro “signor ex” lei dov’era quando il sottoscritto, testimone la città intera, ha lavorato gratis per cinque anni in questa città?»
Non si è fatta attendere la risposta del maestro Rendine tirato in ballo dall’ex sindaco Ricci.
«Caro “signor ex”», continua Rendine rispondendo a Ricci, «di quali impieghi plurimi parla, visto che tutti, dico tutti i direttori artistici d’Italia, compreso il suo fiduciario Di Iorio, sono docenti di Conservatorio come me? (e solo a questo lei può riferirsi). Caro “signor ex” lei c’era invece quando bloccò insieme alla sua giunta i fondi per i lavoratori della musica del Marrucino, per perseguire scopi non chiari, costringendo me e miei più cari amici (da solo non ce l’avrei mai fatta) ad anticipare gli stipendi a tanti lavoratori ridotti da lei sul lastrico, tante gocce, quelle sì, del mio sangue mai più rientrate nelle mie casse ormai sconquassate grazie proprio a quell’avventura».
«Caro “signor ex”», aggiunge Rendine, «perché non racconta alla città che il direttore generale da lei nominato, Francesco Di Vincenzo, nei due anni in cui lei finse di volermi lasciare al mio posto, fu costretto a difendermi dai suoi sconsiderati attacchi semplicemente perché, soprintendendo al mio lavoro, ne vide la solita bontà, la serietà e la capacità di taglio e risparmio per il bene dell’Istituzione?

Perché non dice alla città che da quelle difese Di Vincenzo cominciò a vivere una persecuzione che lo portò alle dimissioni pochi mesi prima delle mie, una vera e propria persecuzione da parte sua e della sua “combriccola” (non si offenda per questa parola, l’ha detta lei in un pubblico video riferendosi a me e gliela restituisco)».
«Caro “signor ex”», conclude Rendine, «nella chiusura della sua biliosa nota continua a dare ordini ai Dirigenti comunali e al Segretario comunale. Non sono più suoi dipendenti, ma dipendono ora da un altro Sindaco che non li vorrà certo usare come ha fatto lei come killer contro avversari politici, ma li rimetterà nella pace dei loro ruoli istituzionali».


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