Il Papa a Cuba: "Non Servite le Ideologie, ma le Persone" @Pontifex_it

21 Settembre 2015   05:00  

"Non si servono le ideologie, ma le persone. Chi non vive per servire, non serve per vivere". Papa Francesco conclude la sua omelia, nella prima messa a L'Avana, con un messaggio politico. A Plaza de La Revolucion hanno assistito alla celebrazione del Pontefice in mezzo milione. Presente alla celebrazione anche il leader cubano, Raul Castro.

Mettere in campo ogni sforzo per una "definitiva riconciliazione", "la pace sia duratura. Per favore, non possiamo permetterci un altro fallimento in questo cammino di pace e riconciliazione" ha sottolineato il Papa nel corso dell'Angelus. Francesco, ringraziando il cardinale Jaime Ortega Alamino, arcivescovo di L’Avana, insieme ai sacerdoti, religiosi e fedeli laici, saluta anche il Presidente Raul Castro e tutte le autorità presenti. "Abbiamo ascoltato nel Vangelo come i discepoli avevano paura di interrogare Gesù quando parlava della sua passione e morte. Li spaventava e non potevano comprendere l’idea di vedere Gesù soffrire sulla croce. Anche noi - ha osservato il Papa - siamo tentati di fuggire dalle nostre croci e dalle croci degli altri, di allontanarci da chi soffre".

Il monito del Papa affinché "impariamo a vedere Gesù in ogni uomo sfinito sulla strada della vita; in ogni fratello affamato o assetato, che è spogliato o in carcere o malato. Insieme alla Madre, sotto la croce, possiamo capire chi è veramente 'il più grande', e che cosa significa essere uniti al Signore e partecipare alla sua gloria. Impariamo da Maria ad avere il cuore sveglio e attento alle necessità degli altri. Come ci ha insegnato alle Nozze di Cana, siamo solleciti nei piccoli dettagli della vita, e non smettiamo di pregare gli uni per gli altri, perché a nessuno manchi il vino dell’amore nuovo, della gioia che Gesù ci offre".

Il Papa ha rivolto anche una preghiera per la Colombia: "In questo momento mi sento in dovere di rivolgere il mio pensiero all’amata terra di Colombia, 'consapevole dell’importanza cruciale del momento presente, in cui, con sforzo rinnovato e mossi dalla speranza, i suoi figli stanno cercando di costruire una società pacifica'. Che il sangue versato da migliaia di innocenti durante tanti decenni di conflitto armato, unito a quello di Gesù Cristo sulla Croce, sostenga tutti gli sforzi che si stanno facendo, anche in questa bella Isola, per una definitiva riconciliazione".

"E così la lunga notte del dolore e della violenza, con la volontà di tutti i colombiani, si possa trasformare in un giorno senza tramonto di concordia, giustizia, fraternità e amore, nel rispetto delle istituzioni e del diritto nazionale e internazionale, perché la pace sia duratura. Per favore, non possiamo permetterci un altro fallimento in questo cammino di pace e riconciliazione". Il Papa ha pregato "per coloro che hanno perso la speranza, e non trovano motivi per continuare a lottare; per quanti soffrono l’ingiustizia, l’abbandono e la solitudine; preghiamo per gli anziani, i malati, i bambini e i giovani, per tutte le famiglie in difficoltà, perché Maria asciughi le loro lacrime, li consoli con il suo amore di Madre, restituisca loro la speranza e la gioia. Madre santa, ti affido questi tuoi figli di Cuba: non abbandonarli mai!".


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