Il Pd: "No alla soppressione dell'Arssa"

25 Luglio 2011   14:12  

Il gruppo del Pd in Consiglio regionale contesta la riforma promossa dalla giunta sull'Agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo (Arssa) che prevede, in sostanza, di sopprimere questo ente e di trasferire il personale in Regione. Il gruppo di opposizione annuncia una serie di emendamenti per migliorare il testo "in favore del settore agricolo", ha detto il capogruppo Camillo D'Alessandro.

"Chiudere un ente - ha commentato proprio D'Alessandro - non e' una riforma ma e' solo una anticipazione mentre una vera riforma va pensata e immaginata in funzione degli agricoltori, che hanno bisogno di assistenza e consulenza. La legge che ci hanno proposto - ha proseguito - prevede la chiusura dell'Arssa e il trasferimento del personale ma non prevede chi fara' cio' che prima faceva l'Arssa.

Gli assessorati diventano dei piccoli ministeri ma non si mette nero su bianco che una parte dell'assessorato si occupera' di erogare i servizi che prima erano dell'Arssa. Cosi' si rischia che gli agricoltori restino sempre piu' soli, senza assistenza. Tra l'altro resta appesa anche la ricerca, non solo la consulenza, per cui sarebbe opportuno creare in Regione una struttura strategica che si occupi di tutto, trasferendo proprio alla Regione i tre enti di ricerca esistenti". Il consigliere Claudio Ruffini ha sottolineato il suo "no" al commissario e ha chiesto che "la fase transitoria si concluda entro la fine del 2011".

Giuseppe Di Pangrazio ha parlato invece della necessita' di "salvaguardare la sede di Avezzano", ha espresso i suoi dubbi sull'effettivo risparmio e si e' domandato che strategia si seguira', ad esempio, per il Centro Agroalimentare.


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