Il caso di Roberto Straccia verso l'archiviazione: amici e parenti dicono "no" in corteo

12 Dicembre 2012   11:08  

Il caso della morte di Roberto Straccia, rischia di rimanere oscura. Una morte, avvenuta per annegamento, di un ragazzo che studiava a Pescara, e il cui corpo, increibilmente era stato ristrovato a Bari.

Roberto, 24enne di Moresco (Fermo), era un ragazzo amante della vita, atletico, sportivo, scomparso a Pescara il 14 dicembre 2011 e trovato morto il 7 gennaio scorso sul litorale di Bari.

I suoi parenti e amici lo chiedono con forza: "Non si può archiviare la sua morta, respingiamo l'ipotesi del suicidio. Vogliamo assolutamente continuare a credere e ad avere totale fiducia nelle istituzioni dello Stato, unica speranza per arrivare a conoscere la verità" affermano i ragazzi che annunciano il corteo organizzato per il prossimo 15 dicembre a Pescara, proprio ad un anno dalla scopmparsa di Roberto.

"Chiediamo che il fascicolo della storia di Roberto non finisca in un buio scaffale di un archivio polveroso, ma torni sulla scrivania e nel cuore di chi può e deve scrupolosamente assicurare dapprima alla famiglia, poi a noi amici, ma anche alla città di Pescara una risposta vera e giusta".

"La nostra mobilitazione non vuole essere ottusa testardaggine di chi non si rassegna a una conclusione avversa - dicono ancora gli amici di Straccia - ma vuole essere la volontà di arrivare fino in fondo alla verità."

Il corteo di sabato prenderà il via alle 14.30 davanti al Porto turistico 'Marina di Pescara' e passando per la riviera, arriverà fino a piazza della Rinascita, dove ci sarà un sit-in. 

Per invitare a prendere parte al corteo, gli amici hanno creato anche una pagina Facebook  'Per Roberto in cammino verso la verità'.

All'iniziativa prenderanno parte anche i famigliari di Straccia.

 


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