Il colpo di scena al processo sull'omicidio di Melania: spuntano due macedoni. Ora test del Dna

31 Marzo 2012   09:45  

Colpo di scena nel processo, appena cominciato, sull'omicidio di Melania Rea. Il gup Marina Tommolini ha deciso di effettuare il prelievo della saliva a due operai macedoni che si trovavano al lavoro in un cantiere nei pressi del luogo del delitto, a Ripe di Civitella (Teramo).

Il prelievo servira' a individuare altro Dna, oltre a quello del marito Salvatore Parolisi - unico indagato -, eventualmente presente sulla bocca della donna di Somma Vesuviana. Il legale delle parti civili Mauro Gionni ha giudicato utile "ogni elemento che possa portare all'accertamento della verita'".

Dunque per il giudice Tommolini la prova regina su cui basare il processo resta il Dna isolato sulla bocca di Melania. "Mi auguro che venga fuori la verita'", ha commentato Michele Rea, fratello di Melania. L'uomo, in questa fase del processo a carico del cognato Parolisi, mantiene la sua compostezza. Nessun incrocio di sguardi con Salvatore.

Per tutta la giornata Michele Rea e' rimasto accanto al papa' Gennaro e alla mamma Vittoria Garofalo che, a un certo punto, e' uscita in lacrime dall'aula. Nell'udienza di oggi, durata quasi sei ore e a porte chiuse, il gup ha ammesso solo le perizie dei genetisti e medici legali delle parti chiamate in causa nel processo con rito abbreviato condizionato a carico di Parolisi.

Non sono stati ammessi come periti i criminologi. Decisione che nasce dal fatto che lo stesso giudice ritiene sufficientemente cristallizzata la situazione per cui le uniche perizie che possono risultare utili ai fini della prova passano attraverso esami biologici e tossicologici (tra cui il Dna e l'esame del liquido gastrico di Melania) per stabilire l'ora della morte.

Proprio su questo elemento si e' basata la richiesta di giudizio abbreviato condizionato chiesto dai difensori di Parolisi. Sentiti anche tre testimoni: il militare che il 18 aprile era di sentinella nel bosco di Ripe di Civitella (in quei paraggi c'e' un'area per le esercitazioni militari), un ragazzo di Ascoli Piceno che aveva dichiarato di avere visto una persona a Colle San Marco apparentemente simile a Parolisi e l'addestratore del cane molecolare.

Tutti e tre hanno ribadito la versione dei fatti fornita in precedenza anche se quella di Maccio', (l'addestratore del cane molecolare) non e' parsa affidabile. Ed e' facile, percio' che venga posta a confronto con quella dell'altro conduttore del cane, nella prossima udienza, il 30 maggio, nella quale il giudice andra' avanti con l'istruttoria senza il contributo dei periti.

L'avvocato Gionni ha definito "interessante" la testimonianza resa oggi dalla sentinella, che aveva avvertito dei rumori provenire dalla zona in cui e' stato trovato il corpo di Melania.

Per il 13 luglio e' stata fissata la data dell'udienza in cui saranno discusse le perizie per le quali sono stati concessi 90 giorni di tempo per il deposito. E l'11 maggio inizieranno le operazioni peritali di genetisti e medici legali. 


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