"Il gemellaggio L'Aquila-Pescara? Una forzatura perversa"

"Nelle ultime ore, sempre piu' insistentemente, si parla di un ipotetico gemellaggio tra Pescara e L'Aquila. La cosa, a nostro avviso, e' anti-storica, anti-economica e anti-culturale". E' quanto si legge in una nota del movimento Pescara capoluogo d'Abruzzo.

"Seppure in tempi recenti la nostra regione e' stata ribattezzata al singolare col nome unitario di 'Abruzzo', rispetto alla denominazione di 'Abruzzi' inizialmente utilizzata, come da tradizione, nell'articolo 131 della Costituzione repubblicana, essa resta un territorio tradizionalmente diviso in due, con andamento demografico, economico e politico a due velocità: la costa e le aree interne. La 'capitale' commerciale ed economica dell'Abruzzo, volenti o nolenti e' Pescara: una realta' in espansione che non ha sacrificato le tradizioni a favore delle 'Partecipazioni Statali' come ha fatto quella che oggi ha la pretesa di essere il capoluogo di una regione con cui non si e' mai relazionata, neanche dal punto di vista puramente logistico.

L'Aquila e' riuscita, negli anni delle azinde partecipate dallo Stato, solo a creare un 'buon' clientelismo ed inurbamento caotico senza creare una vera classe operaia ma solo maestranze a mezzo servizio con agricoltura e servizi. Anche il progetto 'Grande L'Aquila', per chi ha un po' di memoria o ha semplicemente studiato la storia politica degli ultimi 50 anni nella nostra regione, ha solo cambiato la fisionomia della Citta' ma non il suo ruolo all'interno della Regione. Nonostante una universita' cosi' fortemente voluta dalla classe politica aquilana mai e' uscito, da quelle aule, un progetto di ammodernamento dei collegamenti con il resto della Regione: addirittura Pescara, per avere un collegamento con Roma ha dovuto appoggiarsi alla Marsica nonostante la A24 fosse gia' operativa e sarebbe bastato poco prolungarla fino alla costa.

Perfino i collegamenti ferroviari non furono mai seriamente presi in considerazione, soprattutto quelli con Teramo e la costa teramana, facendo si che i teramani spostassero i loro interessi logistici su Ascoli Piceno. Le culture dell'aquilano non potranno mai trovare punti di contatto con quelle delle citta' costiere, tantomeno in quella pescarese dove i suoi abitanti, nel bene e nel male, hanno sempre operato senza usufruire di alcuna forma di assistenzialismo, dovendo cavarsela sempre da soli, dal commercio alla piccola industria, all'artigianato, passando per la pesca e l'agricoltura. I pescaresi hannosempre camminato con le loro gambe, con il fardello non sempre piacevole di dover essere il faro economico della regione, al passo coi tempi e in 'entaglement' (vocabolo che in fisica quantistica indica il principio di non separabilita') con il resto del Mondo.

Pescara ha vinto, a proprie spese, la sfida con il futuro: ha 2 porti (uno commerciale ed uno turistico), 1 aeroporto (che diventera', come ha riferito Ryanair, Hub italiano e che gia' oggi porta in Regione molta gente da tutta Europa), 5 uscite autostradali (considerando anche Brecciarola), 2 stazioni ferroviarie (una passeggeri ed una merci) ed un bacino da mezzo milione di persone nel raggio di pochi chilometri. I pescaresi hanno un cuore gigantesco e lo hanno dimostrato anche durante i recenti sventurati avvenimenti aquilani, ma non per questo devono rinunciare alla leadership politica che compete alla loro Citta'. Gli aggettivi 'zingari', 'pesciaroli' e 'sciacalli' con cui ci chiamano gli 'amici' aquilani, sono online ben visibili da tutti.

Chi ha proposto il gemellaggio, non sa leggere o non si informa? Noi di Pescara Capoluogo d'Abruzzo, nati spontaneamente e uniti da un ideale comune, fieri della nostra identita' e forti dei numeri (6.900 iscritti solo nei gruppi Facebook spontanei, e i numeri non possono mentire, senza contare i sostenitori sulla fan-page e gli amici che quotidianamente visitano il nostro portale ufficiale partecipando anche ai sondaggi che propone il movimento sui temi di attualita') che ci identificano online, sia sui social network che sui portali del movimento, impediremo con tutte le nostre forze questa 'beffa' ai danni di Pescara e dei pescaresi".