Il lungofiume di Montesilvano: una discarica a cielo aperto

"Il lungofiume di Montesilvano è diventato una discarica a cielo aperto. Deve tornare ad essere una zona vivibile e accessibile a tutti". Con queste parole l'assessore ai Servizi, Ferdinando Di Giacomo, ha aperto stamane la conferenza stampa di presentazione del progetto avviato in collaborazione con l'Ivri (Istituti vigilanza riuniti d'Italia) e voluto per bonificare un'area da tempo utilizzata come discarica abusiva. Pare che l'intero perimetro del fiume Saline, infatti, sia utilizzato da ignoti per liberarsi facilmente e senza costi di materiali scomodi e ingombranti, per i quali ci si dovrebbe invece munire di regolare ricevuta di scarico nelle aree adibite al riciclaggio di questi particolari tipi di rifiuti come eternit, cemento e altri materiali da costruzione.

Per cogliere gli abusivi con le "mani nel sacco", l'amministrazione comunale ha quindi pensato di rivolgersi all'Ivri, che effettuerà giri di ricognizione tutti i giorni dalle 22 alle 6 in tre siti diversi.

"Oltre al normale servizio di vigilanza, che sarà registrato grazie alle strisce magnetiche apposte su ogni sito, - ha spiegato Fabio Urbini dell'Ivri - abbiamo previsto anche un servizio aggiuntivo di prevenzione per cercare di scoprire le persone che scaricano abusivamente". Il servizio di vigilanza sarà attivo per un anno, e peserà sulle casse comunali per 600 euro al mese, molto meno quindi della somma che sarà necessaria per bonificare la zona dai rifiuti presenti. Per questo, al fine di migliorare la prevenzione di questo reato, sarà a disposizione del cittadino una Sala operativa dell'Ivri disponibile al numero 085/444791, per poter segnalare eventuali attività di scarico illecite. "Sono certo che questa collaborazione con la vigilanza funzionerà - ha detto il sindaco di Montesilvano, Pasquale Cordoma - permettendoci di recuperare il nostro fiume dalla situazione di emergenza in cui si trova".

(Nella foto da sinistra Urbini, Di Giacomo e Cordoma)
VT