Il lupo Ivo torna libero

20 Dicembre 2006   17:40  
Storia a lieto fine di un lupo, chiamato Ivo dai Forestali che lo hanno preso in cura, liberato lo scorso 14 dicembre nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in una zona compresa tra i Comuni di Amatrice e Campotosto. L’animale, un esemplare di circa sei anni, presentava allora gravi ferite all’addome, causate da un laccio d’acciaio, in parte rinvenuto attorno al suo corpo, utilizzato presumibilmente per attività di bracconaggio al cinghiale. Dopo le prime cure gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno trasportato l’animale a Roma, al Centro di Recupero Fauna Selvatica della LIPU, dove per le gravissime condizioni in cui versava si è reso necessario operarlo d’urgenza e praticargli un intervento di chirurgia plastica per la ricostruzione di alcune parti vitali. Trascorsa una settimana, il lupo è stato trasferito presso il Centro del Lupo di Popoli, del Centro di Recupero Fauna Selvatica dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato. E’ stato così possibile procedere alla reimmissione del lupo in natura, operazione avvenuta felicemente e in maniera non traumatica per l’animale, che è stato munito di un radiocollare satellitare GSM prestato dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano (data la difficoltà a reperire uno strumento così sofisticato in brevissimo tempo), che permetterà di monitorare per un periodo di tre anni il comportamento di Ivo, che diviene in tal modo l’unico esemplare oggi telecontrollato su tutto il territorio nazionale. Con la consulenza dei ricercatori del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università “La Sapienza” di Roma, è stato definito un programma che prevede l’osservazione costante degli spostamenti tramite radiotelemetria e snow tracking, ovvero lo studio delle piste prodotte sulla neve, operazioni che sono condotte dai tecnici del Parco del Gran Sasso e dagli agenti del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Parco. "La nostra area protetta - osserva il presidente del Parco Walter Mazzitti - costituisce un areale privilegiato per la conservazione della specie lupo, un animale che il nostro Parco ama e considera un elemento insostituibile dell’ecosistema, al punto da dedicare ad esso un’attenzione costante da parte del suo Servizio Scientifico e la struttura interattiva di un museo". FT

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