Il mega progetto fa tornare alla luce antichi tesori

Il tunnel un'opportunità per riscoprire Teate

09 Giugno 2008   08:47  

Un avveniristico progetto di collegamento dal terminal bus di via Gran Sasso fino direttamente a corso Marrucino. Il tutto con un tunnel pedonale di 140 metri, seguito da due ascensori dell’ultima generazione che serviranno al superamento del dislivello di circa 39 metri e che traghetteranno i visitatori direttamente in piazza Barbella. E per un totale di 2 milioni e mezzo di euro, per il 90% finanziato dalla delibera regionale nº35/2005 (fondi Cipe-Fers), e per il restante 10% dal Comune, che si inserisce nel project-financing del terminal bus.

Novità anche per lo stupendo mosaico di fronte al teatro Marrucino, rinvenuto nel dicembre 2004 nel corso dei lavori e poi isolato e dimenticato sotto il livello di piazza Valignani, che adesso, trovandosi nel bel mezzo del tracciato del nuovo progetto, sarà riportato alla luce e valorizzato, grazie ad un’intesa raggiunta fra Comune e soprintendenza.

Palazzo d’Achille, che entro settembre indirà la gara d’appalto per il recupero, sembra avere, insieme alla soprintendenza, l’intenzione di muoversi secondo i dettami della normativa che disciplina i lavori pubblici nei siti di rilevanza archeologica, e del così detto codice Urbani sulla riserva di una quota del monte totale dell’appalto per far fronte a problematiche di valorizzazione dei reperti.

“Le ditte che parteciperanno all’appalto”, spiega l’assessore Luigi Febo, “dovranno offrire ampie garanzie di affidabilità e competenza, il capitolato prevede a loro carico anche la presentazione del progetto esecutivo in base al quale ovviare, sempre nei limiti di spesa previsti, a situazioni di impatto archeologico e di valorizzazione di possibili reperti, in tal senso abbiamo incontrato la massima disponibilità di Adele Campanelli, responsabile della soprintendenza per la città antica”.

E i “possibili reperti” sono quelli del foro della città romana repubblicana, già localizzati nel 1996 e poi ricoperti perché non si riuscì a giocare sui ribassi d’asta dei lavori pubblici del tempo per ritagliare uno straccio di finanziamento.

Gli ulteriori sondaggi avviati dalla soprintendenza dovranno dire qualcosa in più su altri resti di epoca romana venuti alla luce negli anni trenta ma verosimilmente in parte distrutti dalla costruzione dei bagni pubblici di piazza Barella, oggi oggetto di restauro da parte della soprintendenza.

I lavori del percorso inizieranno nel 2009 con termine entro il 2010, ed il percorso sotterraneo pedonale avrà una pendenza del 2%. I due ascensori da e per piazza Barbella trasporteranno, in senso alternato, 500 utenti all’ora, con una corsa ogni due minuti.


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