Il miracolo di San Gabriele

28 Febbraio 2012   21:47  

Che San Gabriele fosse il Santo degli abruzzesi  non c’era nessun dubbio, che la devozione per la sua miracolosa ma breve vita, fosse grande  lo dimostrano le centinaia  di fedeli che ogni giorno visitano il santuario ai piedi del Gran Sasso, che la sua fama avesse travalicato da tempo i limitati confini regionali lo constatiamo invece ogni qualvolta partecipiamo ai festeggiamenti in suo onore organizzati dalle nostre comunità di emigranti.

La partecipazione non è mancata nemmeno in questa particolare occasione, qui in terra venezuelana, la locale associazione abruzzese di Caracas nella speciale circostanza dell’anniversario per i 150 anni della sua morte, ha organizzato, con la    presidente Giovanna Spadorcia, una festa celebrativa. 

La presenza del dinamicissimo padre Francesco Cordeschi, reduce dal successo della “Tendopoli” che si organizza qui in Venezuela”, ha dato un tocco di entusiasmo, di gioia e di giovanilità tipiche dei sacerdoti passionisti, eredi del messaggio di Gabriele.

E a questo appuntamento con il Santo dei giovani non poteva mancare una rappresentanza dei giovani “tendopolisti” venezuelani nella persona di Claudio Manganelli.

La festa nel suo svolgimento ha ricalcato l’originale copione,banda compresa, tipico dei nostri paesi,  fuochi artificiali e processione hanno quindi dato  inizio ad una domenica dedicata, nella sua prima fase, alla riflessione ed alla spiritualità. Un esercizio di fede indispensabile  per chi tanti anni fa era stato costretto ad abbandonare la sua terra in cerca di un futuro migliore, portando con sé speranze, riti e tradizioni, uniche certezze al momento possedute.

E le tradizioni, quelle gastronomiche per intenderci, non si sono fatte aspettare, arrosticini, pasta, dolci, canti e balli hanno accompagnato tutto un pomeriggio all’insegna del “tipicamente nostrano”.

“Io mi sento a casa” ci dichiara Mario Chiavaroli, presidente del Centro Italo venezuelano di Caracas ed autorevole rappresentante della comunità abruzzese in Venezuela, “è importante” continua “mantenere le nostre tradizioni per contribuire a tenere unita la nostra comunità”

Una festa per riunire almeno per un giorno una comunità non sempre unita, alla ricerca di una nuova identità che possa richiamare l’attenzione delle giovani generazioni, autentica ricchezza per continuare a dar vita alle tante strutture ed associazioni abruzzesi sparse in questo grande paese, potrà San Gabriele in questo nuovo miracolo?

Gianfranco Di Giacomantonio  Caracas-Venezuela


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