Il nostro rugby

Le rubriche rugbystiche di abruzzo24ore

24 Novembre 2010   23:47  

I mille volti del Rugby. Le mille facce di uno sport che non è solo ciò che accade in campo ma allunga il suo abbraccio su aspetti quanto mai distanti dal terreno di gioco.

La nostra regione vive una realtà rugbystica che inevitabilmente trova la sua massima espressione nei colori nero verdi dell’Aquila Rugby. Una squadra che ha alle spalle un passato glorioso e che, nonostante le recenti difficoltà, milita nel massimo campionato italiano.

Ma il rugby abruzzese non si ferma all’Aquila Rugby. Il rugby abruzzese vede anche una miriade di altre squadre che giocano i cosiddetti campionati minori, con lo stesso impegno e con uguale forza di volontà. Forse proprio in questi campi di periferia, lontani dalle luci dell’informazione e dai roboanti richiami alla carta stampata, il rugby trova la sua massima realizzazione come sport in grado di unire le più svariate realtà sociali. In questi campi si sente ancor più che in quelli della maggiore categoria tutta l’anima del rugby.

Proprio partendo da questo assunto che ci anima, siamo convinti che trattare queste realtà, sia dal punto di vista sportivo che da quello folcloristico e sociale, possa arricchire notevolmente la già ampia pagina del rugby sul nostro giornale. Ovviamente senza dimenticare chi lotta nel super 10, abbiamo deciso di dare spazio a queste che erroneamente vengono spesso definite realtà minori. Per questa ragione ogni martedì troverete una nuova rubrica dall’emblematico titolo  “L’altro rugby”. Notizie dai campi nel pre e nel post partita, arricchite con interviste settimanali a chi vive dall’interno queste esperienze.

Se questa è forse una scommessa, che il tempo dirà se abbiamo vinto o meno, la prossima rubrica che oggi presentiamo, siamo quasi sicuri troverà una buona risposta nei nostri lettori. Come già detto, il rugby abruzzese ha la sua principale rappresentante nell’Aquila Rugby. Una squadra di cui sempre parliamo volentieri e di cui sempre ci occuperemo. Ci siamo però posti la domanda di come si sarebbe potuto arricchire il già ampio trattamento riservato alla squadra nero verde. La risposta è stata immediata. Ci siamo detti che sarebbe stato quantomeno interessante intervistare chi dall’Aquila è emigrato per fare la fortune delle altre squadre nazionali o europee. Abbiamo deciso di chiedere loro cosa li ha spinti ad andare via e soprattutto come se la passano nelle nuove realtà in cui si sono calati. Questo interessante esperimento troverà la sua concretezza in una serie d’interviste, che verranno pubblicate a ritmo cadenzato sul giornale, agli aquilani che fanno da pilastri a club di livello mondiale e alla nazionale stessa. Questo progetto, che risulta importante di per sé, acquista maggiore valore se calato nel’attesa che ci separa dal prossimo sei nazioni, che seguiremo costantemente per voi. Proprio così, da Febbraio il nostro giornale sarà presente con cronache e approfondimenti dal Flaminio di Roma. In una sorta di passaggio dal rugby di periferia, passando per quello del super 10, fino ad arrivare al grande rugby internazionale.

Ma la nostra offerta di rugby non si ferma certamente qui. Ogniqualvolta lo riterremo opportuno approfondiremo argomenti intricati e scomodi con inchieste di approfondimento o mini-documentari. Abbiamo già un progetto in fase di lavorazione che speriamo di rivelarvi il più presto possibile. Il tutto con la professionalità e l’alto livello tecnico che da sempre contraddistingue il giornale per cui lavoriamo.

In questo modo e con tutti questi mezzi, stiamo cercando di dare il giusto risalto ad uno sport spesso sottovalutato, cercando di tenervi costantemente informati su tutti gli aspetti che lo riguardano. In attesa del vostro giudizio sul nostro lavoro.

Matteo De Santis


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