Il padre di Roberto Straccia: "Scoprite la verità sulla morte di mio figlio"

24 Febbraio 2012   10:54  

In un'intervista al Resto del Carlino, il padre di Roberto Straccia torna sul mistero della morte del figlio e chiede a gran voce che venga fatta chiarezza a riguardo.

Mario Straccia non crede all'ipotesi del suicidio e la sua tesi è sorretta anche dagli elementi raccolti dagli investigatori della famiglia e dai risultati dell'autopsia.

La paura dell'uomo è che gli inquirenti possano scegliere l'ipotesi del suicidio per questioni di frettolosità e semplicità, senza prendere in considerazione elementi importanti. “Non vorrei che la morte di mio figlio diventasse un caso come quello del calciatore del Cosenza, Donato Bergamini

Bergamini morì nel 1989 e, all'epoca, si chiusero le indagini archiviandolo come suicidio. 22 anni dopo, grazie a tutte le lotte della famiglia, si è scoperto che il ragazzo era già morto prima di finire sotto il famigerato camion che l'avrebbe ucciso.

Il padre di Straccia vorrebbe quindi che si prendesse in maggiore considerazione l'ipotesi del suicidio. “Non fate passare 22 anni prima di trovare la verità”.

Mario Straccia confessa anche di avere un enorme risentimento nei confronti degli inquirenti per il modo in cui venne a sapere della morte del figlio, attraverso un articolo di giornale sul computer piuttosto che una comunicazione ufficiale. “Non li potrò mai perdonare per il modo in cui ho appreso della morte di Roberto


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