Il silenzio assordante sulla zona franca e ricostruzione

Idv e Prc accusano

09 Giugno 2010   14:23  

"Ha davvero del clamoroso l'atteggiamento del Governo nei confronti del popolo aquilano: dopo tanti squilli di tromba e rulli di tamburi nella manovra correttiva le Zone franche vengono trasformate in "Zone a Burocrazia Zero". Lo dice il segretario provinciale aquilano di Rifondazione Comunista-Se, Fabio Pelini che spiega: "non si tratta di una semplice variazione nominalistica come potrebbe apparire, si cancellano invece gli sgravi fiscali e contributivi per 5 anni, sostituiti da un iter procedurale semplificato per chi vuole aprire una nuova attivita'. In pratica, un altro duro colpo per le imprese gia' esistenti.
   Per non parlare della questione tasse e contributi: dal primo luglio i cittadini, senza piu' casa, ne' lavoro pagheranno al fisco IRPEF, IRAP, TARSU, ICI, Bollo auto, utenze arretrate oltre all'intera restituzione entro l'anno di quelle non versate nei primi sei mesi del 2010. In piu' quelle del 2009 suddivise in 60 mensilita', restituite al 100% con una disparita' talmente evidente rispetto ai terremoti passati che il Governo si dovrebbe solo vergognare.
   Ma di fronte a questa incredibile umiliazione che si va configurando di giorno in giorno - aggiunge Pelini - sorprende non poco il silenzio assordante degli aquilani in consiglio regionale: riusciranno ad avere un sussulto d'orgoglio e a fare massa critica insieme a tutte le forze politiche e sociali, senza distinzioni di schieramento? Ce lo auguriamo, perche' la posta in gioco e' drammaticamente importante: e' la possibilita' stessa per la nostra citta' ad esistere che viene messa in serio dubbio da una classe politica miope ed egoista". (AGI)

TERREMOTO: IDV, PARLAMENTO TORNI AD OCCUPARSI DELL'AQUILA

"E' ora che il Parlamento torni ad occuparsi dell'Aquila e il Governo ad avere l'obbligo di rispettare le leggi". E' quanto dichiarato dal sen. Alfonso Mascitelli coordinatore regionale dell'Idv Abruzzo, che tornera' a chiedere nell'aula del Senato che il Governo non solo mantenga gli impegni e le promesse fatte, ma inizi almeno a rispettare le leggi dello Stato, dopo le polemiche innescate dalle dichiarazioni di Berlusconi. "Purtroppo non sta accadendo ne' l'una, ne' l'altra cosa - osserva Mascitelli - il Governo, infatti, continua a ignorare e violare l'obbligo per legge di riferire al Parlamento. Sia il decreto n. 39 dell'aprile dello scorso anno, sia la legge n. 26 dello scorso febbraio, stabiliscono che 'il Governo e' tenuto a trasmettere un'informativa annuale al Parlamento sullo stato di avanzamento del processo di ricostruzione post-sismica, anche con riferimento alle modalita' di utilizzo delle risorse pubbliche allo scopo stanziate'. Il silenzio omissivo del Governo sta producendo il risultato che manca del tutto una valutazione reale delle emergenze ancora da superare e si tornera' a parlare dell'Aquila solo in occasione della manovra finanziaria per la vergognosa ripresa del pagamento dei tributi e contributi da parte dei lavoratori dipendenti. Per tutto questo, Chiodi non perda tempo a fare il difensore d'ufficio di Berlusconi. Si ricordi che prima ancora di essere commissario per la ricostruzione, e' presidente della Giunta regionale. Non puo' pensare affrema infine Mascitelli - di governare la grande mole della ricostruzione, andando avanti per ordinanze. C'e' necessita' di una legge quadro regionale che dia certezza di diritti e di tempi e che faccia uscire al piu' presto le comunita' da una situazione emergenziale, che puo' solo favorire gli affari di pochi ma non gli interessi di molti". (AGI) Com/Ett





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