Il sindaco di Pescara Albore Mascia:"Pescara si stringe intorno alla famiglia di Roberto Straccia"

Riceviamo e pubblichiamo

11 Gennaio 2012   15:46  

"La città di Pescara tutta si stringe con calore e affetto alla famiglia di Roberto Straccia e si unisce al suo dolore che oggi ancor più è il nostro dolore, quello di un territorio che si interroga sulla sorte di un ragazzo di 24 anni, bello, nel pieno delle forze, giovane, circondato da affetti veri, una straordinaria famiglia, amici eccezionali, con un'esistenza intera dinanzi. La conferma giunta oggi dal primo esame dell'anatomopatologo circa l'identità del corpo ritrovato a Bari ormai non lascia più spazio alle speranze e ai dubbi. Ora rispettiamo il dramma di una famiglia che sentiamo un po' nostra, e attendiamo di conoscere la data dei funerali di Roberto: mi recherò a Moresco con il Gonfalone del Comune di Pescara e i nostri vigili urbani in grande uniforme per testimoniare la nostra solidarietà e la condivisione sincera di un dolore che è di tutta la città". Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia dopo aver ricevuto la notizia circa la conferma che il corpo restituito dal mare a Bari, sabato scorso, è effettivamente quello dello studente marchigiano scomparso a Pescara il 14 dicembre scorso.

"E' un dramma che ci lascia attoniti – ha detto il sindaco Albore Mascia -. E' impensabile che un giovane nel fiore degli anni, in salute, pieno di amici, dal volto sempre sorridente, amante dello sport, a pochi passi dalla laurea, con una straordinaria famiglia accanto, sia scomparso nel nulla, senza lasciare una traccia, un indizio, per poi riapparire nel modo più drammatico. In queste ore penso al dolore dei genitori, della sorella, che hanno cercato Roberto con ogni mezzo, senza mai darsi per vinti; penso al dolore della piccola comunità di Moresco, 600 abitanti appena, che era pronta a trasferirsi in blocco a Pescara per aiutarci nelle ricerche del loro concittadino. Penso agli amici che con Roberto hanno condiviso studi, cene, momenti piacevoli, negli ultimi quattro anni, i suoi coinquilini che per primi, in modo straordinariamente tempestivo, hanno dato l'allarme, hanno sollevato i riflettori sull'improvvisa scomparsa di un giovane puntuale, preciso, ordinato, perfetto, che mai si era assentato per troppe ore senza aver dato notizie. Amici che ho avuto modo di incontrare e salutare domenica scorsa, nel loro appartamento, lontano dai riflettori, per esprimergli vicinanza, per condividere parte del loro dolore. Un incontro pieno di calore e di emozione: dinanzi mi sono trovato bravi ragazzi annichiliti da un dolore forse troppo grande per la loro giovane età, un dolore tanto dilaniante proprio perché inatteso, improvviso, inconcepibile. Ragazzi che in pochi minuti mi hanno raccontato di Roberto, del suo amore per Pescara, di un amico sempre sorridente che amava la vita. Oggi, dopo le notizie giunte da Bari, mi stringo a tutti loro, li considero parte della grande famiglia di Pescara e invito tutta la città a pregare per Roberto, mentre rimaniamo in attesa degli sviluppi dell'inchiesta dei Carabinieri che sono certo ci porterà a breve a quella verità che tutti chiediamo. Vogliamo sapere cos'è successo a Roberto quel 14 dicembre, abbiamo bisogno di chiarezza e di fare piena luce sulla vicenda. Intanto nelle prossime ore mi sentirò con il sindaco di Moresco, Amato Mercuri, per conoscere la data dei funerali di Roberto: saremo presenti per l'ultimo saluto a un giovane che tutti ci hanno descritto come 'straordinario', un giovane che ci sarebbe piaciuto conoscere. Sarò presente con il Gonfalone che testimonierà la presenza e la partecipazione della città intera".


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