Il tempo senza storia, fugaci intuizioni tra le rovine

18 Maggio 2010   12:19  

Un'appello di Massimo Moca, ideatore e curatore della performance artistica Contesto5, che molto successo ha riscosso a Navelli, uno dei paesi del cratere sismico.

"...è questo tempo senza storia, di cui solo l'individuo può prendere coscienza e di cui lo spettacolo delle rovine può offrirgli una fugace intuizione. [...] Mentre tutto concorre a farci credere che la storia sia finita e che il mondo sia uno spettacolo nel quale quella fine viene rappresentata, abbiamo bisogno di ritrovare il tempo per credere alla storia. Questa potrebbe essere oggi la vocazione pedagogica delle rovine" Marc Augè. Rovine e Macerie. Il senso del tempo, 2004

La scorsa settimana sono entrato in una casa a Bagno per aiutare degli amici a fare un piccolo trasloco. Entrare in questa vecchia casa mi ha portato alla visione di quella che amo chiamare sedimentazione storica.

Le pareti avevano perso la parte più epidermica, pezzi di intonaco di superfice erano saltati mettendo a nudo l'intonaco e la pittura di almeno un secolo e mezzo prima, così staccando altri pezzi di intonaco scoprivo decorazioni di fiori, roselline, foglie tutte fatte a mano... dei veri e propri affreschi "poveri", segno di una cultura contadina e artigiana.

Da qui parte la mia riflessione, abbiamo un patrimonio antropico rappresentato dall'architettura minore di tutto il territorio del cratere, messo a nudo dal terremoto e che la ricostruzione, buona che voglia essere, cancellerà.
Ora è il tempo di agire...

La mia idea è invitare nel cratere tanti artisti, fotografi e videomaker specializzati per documentare e produrre un archivio contemporaneo dei corpi architettonici del territorio che sono la vera traccia della nostra storia.

Il progetto è ancora in una fase embrionale, anche se le idee ce le ho già abbastanza chiare e so benissimo che è piuttosto costoso e impegnativo. Ho bisogno sia di persone che mi aiutino a svilupparlo sia a trovare i contatti nei vari paesi del cratere e soprattutto di qualcuno che sappia trovare i fondi necessari per realizzare un'idea del genere.

"...in quest'epoca di insicurezza, di conflitti sociali e di massima fluidità, lo sforzo ideologico di costruire un'immagine urbana diventa tanto complesso quanto socialmente significativo. E' possibile mobilitare le energie dell'urbanistica e dell'architettura in modo da trasmettere alla gente un senso di appartenenza a un luogo, di radici, di memoria collettiva? [...] O tendiamo, piuttosto, a ridurre la memoria storica al kitsch e al guazzabuglio di un'industria dell'eredità e della nostalgia, che si limita a giocare sul nostro bisogno di sicurezza e di identità senza tuttavia dare alcun contenuto reale a quel bisogno?" David Harvey, Atlante Metropolitano, 1991


Massimo Moca
www.contesto05.it


COS'E' CONTESTO5

CONTESTO05 propone cinque interventi permanenti d'arte contemporanea, disseminati in uno spazio diverso e lontano dagli abituali circuiti dell'Arte. Navelli è, infatti, un piccolo centro agricolo, situato in provincia de L'Aquila, che in se e nell'omonimo altopiano conserva traccia di fiorenti commerci legati alla pastorizia e alla produzione dello zafferano. Diviene oggi luogo-simbolo per una riflessione sullo stato del nostro patrimonio storico-artistico "minore". CONTESTO invita gli artisti a entrare in contatto con le rovine di un centro abitato, di impianto medioevale, che serba memoria delle diverse generazioni e di un tessuto sociale, oggi profondamente mutato, gettando attraverso il proprio lavoro un ponte tra presente e passato. Le installazioni degli artisti riguardano la parte più antica e disabitata del paese, in una sorta di riabi(li)tazione delle strutture architettoniche, favorendo un dialogo fra luogo specifico, opera d'arte e spettatore. Gli artisti invitati hanno progettato il proprio intervento dopo aver effettuato un sopralluogo, durante il quale hanno considerato la morfologia architettonica del paese, gli elementi stilistici, i materiali e i colori degli edifici locali, nell'ottica di una contaminazione cosciente fra poetica personale e specificità della tradizione locale. L'arte attuale è spesso consumata in tempi brevi e in spazi a lei consacrati. L'operato degli artisti offre al visitatore una differente percezione degli spazi architettonici di Navelli: attraversare il "corpo edificato", addentrarsi e perdersi nel labirinto delle rovine può infatti divenire un momento di pausa, necessario per sperimentare il tempo puro, per ritrovare un contatto diretto con la storia.

 


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