Il terremoto e le speculazioni in agguato,il caso Mulino Taranta
"Come ormai noto a tutti, essendo anche oggetto di servizi giornalistici, stanno spuntando come funghi case, casette e baracche intorno alla città martoriata dal sisma, tanto che codesta Amministrazione ha ritenuto di dover regolamentare con apposita ordinanza il fenomeno". E' quanto scrive Ferdinando Lattanzi, cittadino aquilano, nella sua lettera inviata a al sindaco, al prefetto, al Procuratore della Repubblica e al Procuratore presso la Corte d'Appello dell'Aquila, oltre che al commissario Bertolaso e agli organi di informazione.
"Se la tolleranza nei confronti dei privati depone a favore dell’Amministrazione che ha ritenuto di dover favorire l’azione di coloro che si stanno attivando per poter avere un tetto sulla testa, in modo da potersi riparare dalla calura estiva e dai rigori dell’inverno,- si legge ancora nella lettera - sarebbe auspicabile che l’Amministrazione medesima fosse altrettanto decisa nel reprimere eventuali tentativi di speculare sulle necessità di tutti noi che siamo rimasti senza casa soprattutto da parte di chi ha già speculato sui nostri soldi e sulla nostra pelle vendendoci case che si sono sbriciolate appena messe alla prova da un’evento naturale e prevedibile per la nostra città.
In particolare mi riferisco a tre case (vere e proprie) che sono state rapidamente costruite sul terreno agricolo prospiciente l’ansa del fiume Aterno in località Mulino Taranta, su un’area che è stata nell’ultimo anno oggetto di polemiche per l’intenzione (per fortuna non portata a termine) di codesta Amministrazione di trasformarla in area edificabile in modo da permettere al proprietario, (un noto palazzinaro), di edificarvi tre torri ad uso residenziale, ( è appena il caso di far notare che detta area costituisce un esempio canonico di sedimenti alluvionali ed è soggetta tuttora a possibili esondazioni del fiume).
Si chiede a codesta Amministrazione - conclude Ferdinando Lattanzi, che si firma cittadino aquilano - di verificare la rispondenza delle costruzioni segnalate all’ordinanza di cui sopra ed alle Autorità in indirizzo di vigilare al fine di evitare che i cittadini Aquilani, privati della propria abitazione dal terremoto, non debbano essere vessati anche da tentativi di speculare sui loro bisogni primari".
