Il tesoro di Vito Ciancimino reinvestito in Abruzzo: confiscati villaggio e azioni societarie

20 Giugno 2011   12:02  

Nella prima mattinata odierna i Finanzieri del Gruppo Investigazione Criminalita' Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di L'Aquila, unitamente ai Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (R.O.S.) e del Reparto Operativo di L'Aquila, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalita' Organizzata della Guardia di Finanza di Roma (S.C.I.C.O.), hanno dato esecuzione ad un provvedimento del Tribunale del capoluogo abruzzese (Presidente Romano Gargarella) che dispone la confisca delle quote della "nota" societa' Alba d'Oro s.r.l. appartenenti a Nino Zangari, Achille Ricci e Augusto Ricci, nonche' alla confisca delle quote societarie della 'Marsica Plastica s.r.l'., appartenenti ad Achille Ricci. L'Alba d'Oro s.r.l. e' proprietaria del complesso turistico "La Contea" di Tagliacozzo (L'Aquila), un moderno villaggio vacanze dotato di ristorante, piscina, campi da tennis e da calcetto nonche' terreni per un valore di oltre 2.500.000,00 euro che, dunque, e' stato ricompreso nella confisca.

Tale provvedimento, il primo della specie nell'intera regione, giunge al termine di un complesso ed articolato lavoro investigativo, avviato su input del dott. Alfredo Rossini, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di L'Aquila, dalla dott.ssa Olga Capasso (Sostituto Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia), proseguito e portato a compimento con successo dal dott. Stefano Gallo (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di L'Aquila).

L'applicazione delle misure si fonda sulle indagini della Guardia di Finanza, protrattesi per oltre due anni, condotte con i piu' moderni strumenti tecnici ed informatici nonche' mediante meticolosi accertamenti documentali e bancari che hanno consentito di ricostruire le operazioni finanziarie, attraverso le quali i tre soggetti attinti dal provvedimento ablatorio di prevenzione hanno reimpiegato in attivita' imprenditoriali in Abruzzo ben piu' di un milione e mezzo di euro provenienti dal "tesoro occulto" riconducibile al defunto boss mafioso Vito Ciancimino.

Infatti, capitali illeciti, provenienti direttamente dalla SIRCO s.p.a., "nota" holding palermitana riconducibile ai Ciancimino (e gia' sottoposta a sequestro dalla Procura della Repubblica di Palermo - Direzione Distrettuale Antimafia - nell'ambito di un'indagine svolta dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma), sono stati impiegati in Marsica per realizzare il villaggio turistico "La Contea".

L'indagine, nel corso del 2009, aveva gia' consentito di: individuare tempestivamente, attraverso l'attivita' di prevenzione, la presenza sul territorio abruzzese di soggetti collegati, attraverso una fitta rete di prestanomi, al "clan" Ciancimino; evitare che fossero portate a compimento ulteriori e piu' complesse operazioni imprenditoriali finanziate con capitali di illecita provenienza, prevenendo in tal modo infiltrazioni, nell'economia legale, di capitali illeciti che avrebbero consentito di radicare sul territorio locale un sistema finanziario "inquinato" che avrebbe creato ulteriori e notevoli effetti distorsivi nell'economia legale; contrastare, attraverso un incisivo e tempestivo esercizio dell'azione penale, anche i tentativi di infiltrazione della criminalita' organizzata nella regione; sequestrare beni mobili ed immobili (complesso turistico e terreni) per un valore di oltre 2.500.000,00 euro.

L'applicazione delle misure, si fonda, inoltre, sulle convergenti indagini dell'Arma dei Carabinieri (R.O.S., Reparto Operativo di L'Aquila e Compagnia di Avezzano) che, anche attraverso una penetrante ed incisiva attivita' di controllo del territorio e successivi mirati accertamenti avviati nel giugno 2009 sugli assetti societari di alcune imprese marsicane attive nel settore dello smaltimento dei rifiuti, hanno consentito di individuare una quota (sottoposta a confisca) di proprieta' di Achille Ricci, pari al 15,5% dell'intero capitale, della Marsica Plastica s.r.l..

Detta societa', cointeressata appunto in investimenti milionari nel settore del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti nella Valle Peligna, aveva tra l'altro stabilito la propria sede legale nella zona industriale di Carsoli (L'Aquila). E' stato dunque riconosciuto dal Tribunale il principio che la legge 94/2009 (Disposizioni in materia di sicurezza pubblica) ha introdotto in capo al Procuratore Distrettuale della Repubblica il potere di proporre l'avvio del procedimento di prevenzione anche a soli fini dell'applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca a prescindere dall'applicazione di provvedimenti di prevenzione personali basati sulla pericolosita' sociale del soggetto proposto.

Tale previsione normativa, tesa a rafforzare il dispositivo di contrasto alla criminalita' organizzata sul terreno economico (che, di fatto, ne continua a consentire la sopravvivenza), sancisce la possibilita' di applicazione disgiunta delle misure patrimoniali rispetto a quelle personali e, in pratica, l' autonomia dei beni aggredibili; cio' consente a forze dell'ordine e inquirenti di perseguire investimenti spregiudicati effettuati utilizzando imprese locali che fungono, in ultima analisi, da riciclatori di denaro sospetto.

Ulteriori misure di prevenzione patrimoniale, proposte dalla Procura della Repubblica di L'Aquila nei confronti di altri imprenditori abruzzesi, non sono state accolte dal Tribunale del capoluogo che pure ha riconosciuto, in un caso, "rapporti societari e partecipativi" "con una pluralita' di soggetti che non si puo' negare vengano toccati da sospetti in ordine alla legalita' delle loro operazioni". I beni confiscati, transitando nel patrimonio dello Stato, saranno gestiti dall'"Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita' organizzata", per finalita' istituzionali e sociali potendo tali beni essere reinseriti nell'economia legale anche e soprattutto a favore delle categorie piu' deboli e delle vittime.

Ai microfoni di Abruzzo24ore.tv Alfredo Rossini (Procuratore della Repubblica dell'Aquila), Stefano Gallo (sostituto Procuratore dell'Aquila), Olga Capasso (Direzione nazionale antimafia).


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore