Il web sfrutta i bambini per insultare Berlusconi e Belpietro si infuria (VIDEO)

'Libero' e "Il country del Cavaliere nano"

03 Giugno 2011   11:50  

Maurizio Belpietro è un'autentica furia per il video de "Il country del Cavaliere nano", un pezzo cantato da un gruppetto di bambini, scritta da Gianni Tirelli, atta ad insultare in maniera pesantissima il premier Silvio Berlusconi: "Dopo gli episodi dei mesi scorsi pensavo però fosse stato toccato il fondo della strumentalizzazione dei minori. Invece no. Su Internet è stato inaugurato il sito Kid revolutions in cui una decina di ragazzini canta in allegria una canzone contro il presidente del Consiglio. Il resoconto della filastrocca lo potete trovare nelle pagine interne, ma anticipo subito che si tratta di un testo pieno di insulti,uncampionario di ingiurie che si possono trovare via web. Tanto per capirci, il ritornello è una sequela di «Faccia di merda», con un invito al premier a riempirsi la mano di escrementi e prendersi a schiaffi. Certo, non si tratta del peggio visto negli ultimi tempi. Eppure mi ha colpito la professionalità con cui è stato confezionato il video. Registrazione in sala d’inci sione, maestro che dirige il coro, riprese dei bambini che saltellano e si rincorrono", si legge nel pezzo in prima pagina ieri su 'Libero'.

Belpietro è andato giù durissimo con riflessioni sacrosante ma che, forse, ogni tanto dovrebbe fare anche davanti allo specchio: "Perché una persona normale deve dedicare tanta energia e tempo per produrre un refrain così volgare? Perché un uomo dotato di senno deve violare l’infanzia allo scopo di colpire il suo avversario politico? Lo so, di fronte alla nostra denuncia, molti diranno che diamo troppa importanza a uno scherzo. Un gioco è un gioco e non bisogna prendersela. In fondo i bambini mentre cantano la canzoncina piena di cacca sembrano divertirsi. Ma vedere quelle faccine ridenti e quelle corse allegre non ci tranquillizza per nulla. Da tempo in questo Paese si respira un’aria che non ci piace per nulla. Il risentimento e il disprezzo con cui si guarda alla parte politica oggi al governo non hanno nessuna remora e non si fermano di fronte a nessuno. Pur di colpire Berlusconi e i suoi alleati, non si rispettano neppure i bambini, ma anzi di loro si approfitta per scagliarli contro il premier."

Francamente evitabile, poi, il richiamo a spettri del passato: "Non so se ha ragione Giampaolo Pansa quando rievoca altri tempi. Lui ha più esperienza del sottoscritto e quegli anni li ha vissuti da cronista. Io all’epoca ero poco più che un ragazzino e faticavo acomprendere le ragioni di tanto odio. Ma oggi come allora mi faccio la stessa domanda: ma i moderati che hanno fatto alla sinistra da spingerla a odiarli così tanto? Fino a ieri non sapevo che dirmi, ora invece comincio a credere che la risposta sia facile: esistono".

La canzoncina è orecchiabile ma il ricorso ad un coro di bambini è assolutamente da condannare.

Francesco G. Balzano

 


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