Impenditore Di Lena legato e rapinato in casa per un Rolex

Ex Presidente Pescara Calcio

03 Maggio 2010   11:27  

Notte di terrore nella casa dell'ex presidente del Pescara, l' avvocato Alberto di Lena di 74 anni, rapinato nella propria abitazione tra San Giovanni Teatino e Chieti. Alle 2 della notte tra venerdì 30 aprile e sabato 1 maggio l'imprenditore si è ritrovato in casa i ladri "criminali abili", ha commentato lo stesso Di Lena "in grado di smontare le serrature del cancello e del portone".
In base agli accertamenti del nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Chieti, i ladri, indossando dei guanti, hanno rimosso i cilindri dalle serrature e sono riusciti a entrare in casa.
All'interno dell'abitazione di Di Lena, titolare di una concessionaria d'auto a Pescara, è attivo un doppio sistema di allarme, sia acustico che perimetrale, che i ladri, però, sono riusciti a disattivare attraverso un sistema raffinato. In realtà l'allarme è suonato ma l'ex presidente del Pescara calcio, non l'ha sentito "dormo con la porta della stanza chiusa e non avevo sentito l'allarme, mi sono svegliato quando uno dei rapinatori mi ha aggredito».
Di Lena, nel bel mezzo della notte si è ritrovato immobilizzato da due malviventi e con i polsi legati con un maglione trovato su una sedia della camera. In questo stato è stato lasciato sul letto: un'azione fulminea che lascia certamente sconvolti.

"In casa mia», osserva Di Lena, «mi sono sempre sentito al sicuro con i normali sistemi di sicurezza e, invece, non è così. L'aggressione al buio testimonia che chi vuole mettere a segno un crimine non ha freni".
Se il sistema d'allarme non ha bloccato i malviventi ha però potuto mettere in contatto la villa dell'imprenditore con i vigilantes dell'Ivri. Il sistema d'allarme della villa è, infatti, collegato con la centrale dell'istituto di vigilanza e le guardie giurate, in dieci minuti, sono intervenute in via Colle San Paolo.. All'arrivo hanno trovato le porte della villa aperte e saliti in camera, l'imprenditore legato. Lo hanno slegato e poi fatto visitare stato visitato dai medici del 118.

L'indagine dei carabinieri sono aperte e devono fare i conti con l'astuzia dei ladri rapinatori che hanno agito con guanti e volto coperto. I ladri, che in base alle poche dette, potrebbero essere stranieri, sono riusciti a portare via solo un orologio Rolex trovato sul comodino di Di Lena
"Ho provato una sensazione d'impotenza di fronte ai rapinatori", ha spiegato Di Lena, "mi rallegro di come è andata a finire. Per fortuna," afferma Di Lena, "sto bene, adesso l'importante è restare sereno."

 


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