In Abruzzo le prime pale eoliche off-shore

23 Novembre 2011   20:19  

Potrebbe partire in Abruzzo la sperimentazione del prototipo di pala eolica off shore, nato dalla collaborazione tra Stato del Maine e dell'omonima Università, grazie alla partecipazione della Regione al progetto comunitario Ipa Adtiatic Powered, con il quale si sta mettendo a punto uno studio dei fodali, le correnti e i venti marini. Lo ha anticipato Iris Flacco, dirigente del Servizio Energia della Regione Abruzzo, nel corso dei lavori pomeridiani della delegazione Ocse, in visita in Abruzzo fino a domani. «L'Università del Maine - ha spiegato Flacco - ha già messo a punto il prototipo per l'eolico off shore la cui particolarità consiste nel non usare piattaforme rigide, da collocare a non più di 50 metri di profondità, ma in piattaforme galleggianti che, attraverso tiranti, possono essere installate ad un massimo di 40 chilometri dalla costa. Questa tecnologia consente di ottenere alcuni risultati non di poco conto:l'abbattimento dell'impatto visivo, la possibilità, per questa ragione, di disporre le pali a gruppi, e per questa ragione ancora, la riduzione dei costi per l'estensione dei cavi». Altra particolarità del prototipo, secondo Flacco, è la capacità delle pale di produrre fino a 5 megawatt di energia, a fronte dei consueti due delle pale attuali. «Insomma - ha spiegato ancora Flacco - queste condizioni di ricerca avanzata ci suggeriscono un logico apparentamento tra il nostro studio giò avviato sui fondali, le correnti e i venti marini, conoscenze indispensabili per la scelta del luogo di installazione, e il Maine che ha necessità di un'applicazione concreta del prototipo. Altra possibilità di 'apparentamentò in materia di energie rinnovabili è quella che può nascere con la Finlandia che ha sviluppato un management all'avanguardia per la filiera delle biomasse. Nella nostra regione - ha spiegato Flacco - c'è ancora una forte resistenza degli imprenditori al ricorso alle biomasse per l'assenza di una corretta relazione tra tutti gli attori della filiera. Grazie al management finlandese il circuito che va da chi conferisce i cascani del bosco al proprietario dell'impianto diventa virtuoso con un beneficio ulteriore che è legato allo sviluppo di un'economia tutta locale». Il Ministero dello sviluppo economico, presente ai lavori della delegazione, ha espresso un giudizio lusinghiero sulla possibilità di dar luogo allo scambio di esperienze, tanto da volerci entrare con una partnership. La delegazione Ocse concluderà il suo studio in Abruzzo domani, dove è prevista una visita al parco eolico di Tocco da Casauria e all'Aquila, al progetto C.A.S.E.

 Nel corso della visita della delegazione Ocse, è stata siglata un'intesa  tra il presidente della Regione, Gianni Chiodi, l'assessore all'Energia, Mauro di Dalmazio e i rappresentanti dell'Organizzazione per la Cooperazione Economica e per lo Sviluppo (Ocse). Obiettivo: lo scambio e la condivisione di buone pratiche in tema di efficientamento e sviluppo energetico, in modo da poter cogliere dall'energia sempre nuove opportunità.  La delegazione è in questi giorni in Abruzzo nell'ambito di un progetto internazionale di ricerca sull'energia che coinvolge 13 partner, tra governi nazionali e regionali, tra cui l'Abruzzo. Durante una conferenza stampa, il coordinatore del progetto e membro dell'Ocse, Raffaele Trapasso, ha spiegato che studia l'impatto della produzione di energie rinnovabili sullo sviluppo rurale in termini di creazione di impiego, capitale umano e miglioramento della governance. Nel corso della ricerca, una delegazione dell'Ocse ha già visitato le zone rurali di Troms (Norvegia) e Carelia settentrionale (Finlandia). Durante la visita in Abruzzo, sono state esaminate le buone prassi in termini di energie rinnovabili, nonchè illustrato l'esempio della governance del Patto dei sindaci che vede Regione, Province e Comuni operare in sinergia. «Per noi partecipare a questo progetto - ha sottolineato l'assessore regionale Di Dalmazio - rappresenta una ulteriore tappa che vuole portarci ad essere ancora più protagonisti sui temi inerenti l'energia». L'assessore ha ricordato che l'Abruzzo ha già avuto riconoscimenti in materia in ambito nazionale ed europeo ed è capofila in progetti di ricerca come quello sull'eolico in mare. Anche per il presidente Chiodi, la visita dei rappresentanti dell'Ocse ed il progetto i ricerca internazionale, a cui partecipa l'Abruzzo, rappresentano «una occasione di scambio, di informazione e di conoscenze in un settore decisivo per il futuro».

 


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