In Friuli fabbriche, case, chiese. In Abruzzo chiese, case, lavoro

L'allarme della Cgil: +736% di cassa integrazione

20 Marzo 2010   13:48  

Ieri l'allarme di Confcommercio e Confesercenti sulle piccole e medie imprese aquilane insolventi che stanno ricevendo la segnalazione dal sistema bancario di “cattivi pagatori”, oggi ad intervenire è la Cgil: nel 2009 le ore di cassa integrazione nell'intera provincia sono aumentate del 736% rispetto all'anno precedente.

L'Abruzzo, nel complesso, ha lo stesso numero di ore di cassa del Lazio.

Dei 12milioni di ore, che fanno della provincia dell'Aquila la prima in regione, oltre 10 riguardano la sola area del cratere.

Una impennata del ricorso alla cassa integrazione ha interessato anche la Marsica, anche se in questo caso è stata determinante la crisi della Micron, colosso che impiega duemila dipendenti dei quali più di 400 provenienti dal capoluogo.

I dati sono stati forniti stamattina dal neo segretario provinciale della Cgil, Umberto Trasatti, che ha invocato con forza maggiore attenzione da parte degli attori istituzionali verso il tema del lavoro. Per il sindacato “ad oggi non c'è nessuno strumento operativo che favorisca la ripresa occupazionale, né che incentivi l'insediamento di nuove imprese”.

La Cgil invita infine ad una operazione verità per “contrastare l'immagine mistificatoria che è passata sui media per la quale sembra che nella provincia dell'Aquila va tutto bene. A partire dal fabbisogno abitativo: non si è accettato il criterio del reddito per l'assegnazione delle case e il risultato è che i soggetti più deboli della società ne sono rimasti fuori”.

Nell'intervista Umberto Trasatti, segretario provinciale Cgil.

(MS)

 


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