Un conto da 17 milioni e mezzo di euro all'anno per vitalizi e pensioni erogati agli ex deputati dell'Assemblea regionale siciliana e ai loro eredi.
In tutto 307 posizioni.
Un ricco bonus maturato in decenni di autonomia.
A rendere pubbliche le cifre aggiornate è proprio il parlamentino palermitano, che ha festeggiato proprio la settimana scorsa i settant'anni dalla prima seduta.
L'istituto dei vitalizi è profondamente cambiato in senso restrittivo ma restano i pesanti diritti acquisiti.
L'assegno vitalizio a favore degli ex deputati dell'Ars è stato abolito a decorrere dal primo gennaio 2012, fermi restando gli assegni erogati ai beneficiari che ne avevano maturato il diritto ai sensi della precedente normativa.
Dalla stessa data è stato istituito un sistema previdenziale contributivo, simile a quello previsto per i pubblici dipendenti, in base al quale il deputato cessato dalla carica, riceve al momento in cui matura il relativo diritto, una pensione commisurata all'ammontare dei contributi versati.
Il nuovo regolamento delle pensioni prevede a carico del deputato una trattenuta mensile pari all'8,80% dell'indennità lorda. Le pensioni calcolate con il nuovo sistema (sia dirette che di reversibilità) nonché gli assegni vitalizi tuttora erogati (anch'essi diretti o di reversibilità) in forza della vecchia disciplina sono erogati per 12 mensilità.
Le novità più rilevanti introdotte dalla nuova disciplina sono:
Pertanto, alla luce della normativa vigente, si possono distinguere la categoria degli assegni vitalizi diretti, integralmente maturati precedentemente al primo gennaio 2012 con il sistema retributivo, e quella delle pensioni dirette "pro-rata", maturate in diversa percentuale con il sistema retributivo e l'attuale sistema contributivo.
A regime pertanto le pensioni future saranno integralmente erogate con il sistema contributivo. Analoga partizione tra sistema retributivo e sistema misto "pro-rata", per il regime delle pensioni di reversibilità (gli ex assegni vitalizi di reversibilità), erogate nel caso di decesso di un deputato che abbia esercitato il mandato parlamentare per un periodo non inferiore a 5 anni, ovvero di un ex deputato titolare di pensione o in attesa di maturare il requisito di età per poter percepire la pensione, in favore di alcune categorie di familiari superstiti.