In Umbria e Marche 14 anni di assegno di autonoma sistemazione. E per i terremotati abruzzesi?

06 Luglio 2011   10:15  

A due anni e mezzo dal sisma sono 12.941 i senza casa beneficiari aquilani dell'assegno di autonoma sistemazione, 10.756 residenti nei comuni del cratere 2.185 negli altri comuni del cratere sismico. Il contributo ammonta, lo ricordiamo fino a un massimo di 600 euro mensili per nucleo familiare e, comunque, nel limite di 200 euro per ogni componente del nucleo familiare; ricevono, invece, 300 euro i nuclei monocomponente. Inoltre, per ogni anziano ultra 65enne e per ogni persona con disabilità o invalidità almeno al 67%, è previsto un contributo aggiuntivo di 200 euro.

I nuclei che hanno espresso preferenza per il contributo hanno provveduto a trovare dopo il sisma una sistemazione autonomamente. E hanno fatto risparmiare bei soldi allo Stato, perché per loro, pur avendo una casa classificata E non è stato costruito un costoso appartamento del Progetto CASE.

Anzi è un dato di fatto che allorché nelle tendopoli fu somministrato il questionario, presentato come un semplice sondaggio e poi rivelatosi vincolante, con le varie opzioni di assistenza,non pochi di coloro che a seguito del sisma avevano perso oltre alla casa anche il lavoro e il reddito, optarono per l'autonoma sistemazione proprio per poter garantirsi un piccolo salario di sopravvivenza, accettando di ''sistemarsi'' autonomamente in casa di amici e parenti, in roulotte e infine in casette autocostruite o anche occupando abusivamente la case inagibile nottetempo. Qulacuno insomma la C.A.S.A non se l'è potuta permettere.

In una recente dichiarazione il direttore della Sge Pedullà ha affermato tra le righe che quanto prima bisognerà rivedere questa forma di assistenza, invitando i sindaci collaborare ''per mettere fine all'enorme esborso di denaro che, ogni mese, esce dalla contabilità dell'emergenza''. Cosiderando  in fondo l'emergenza post-sismica e l'assistenza  un lusso che non ci si può permettere. Vedremo cosa deciderà l'inflessibile potere commissariale che ha in mano il destino di migliaia di aquilani,  molti dei quali stanno entrando nell'ordine di idee che l'assegno lo riceveranno fino all'anno prossimo e poi dovranno arrangiarsi.

Per capire cosa sta accadendo a L'Aquila e per dare un giudizio più compito e consapevole ci limitiamo allora a ricordare cosa è accaduto ed accade in Umbria e Marche, teatro di un modello di ricostruzione generalmente ritenuto virtuoso ed efficiente dopo il tragico terremoto del 1997.

La Giunta regionale delle Marche, va ricordato a tal proposito,  ha recentemente prorogato al 31 dicembre 2011 l'erogazione dei contributi per l'autonoma sistemazione a favore dei nuclei familiari che devono completare i lavori di ricostruzione o di riparazione delle proprie abitazioni danneggiate.

I terremotati marchigiani, proroga dopo proroga concessa dalla Regione, godono di questa forma di assistenza dal 1997 ed è stato concesso ed erogato anche dopo l'ultimazione dei lavori delle case inagibili, qualora gli edifici siano ricompresi nei programmi di recupero ove sia in corso il ripristino o la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria.

E ne hanno goduto anche i gestori degli esercizi commerciali ed artigianali ove le unità immobiliari dedicate alla attività sono state evacuate per consentire l'esecuzione di interventi strutturali di riparazione o ricostruzione degli edifici.

Passiamo all'Umbria: come si legge in allegato ad una delibera regionale approvata qualche settimana fa, a quattordici anni dal terremoto il 95,4% delle famiglie evacuate, ovvero 21.576 persone, sono rientrate nelle rispettive abitazioni. Il 2,4%, 548 persone, abitano in alloggi alternativi. Il 2,1%, 465 persone, è ancora in autonoma sistemazione. Dopo 14 anni.

L'autonoma sistemazione in Umbria è stata generalmente erogata fino al dicembre 2007, cioè per dieci anni, a circa 9mila terremotati per un totale di contributi di 61 milioni di euro.

Dal 2002, cinque anni dopo il sisma il beneficio è stato ristretto ai terremotati che hanno trovato una sistemazione autonoma onerosa o che erano ospitati da parenti entro il IV grado, per un importo pari a a €. 129,11 per persona/mese fino ad un massimo di €. 309,87 per nucleo familiare/mese.

A seguire l'ultimo elenco dei terremotati umbri destinatari di un assegno di autonoma sistemazione. Molti di loro hanno goduto dell'assegno anche per dieci anni, come era loro diritto in un paese civile, che se spende miliardi di euro per grandi opere inutili a vantaggio di poche cricche di finti imprenditori, può spendere qualche milione di euro per aiutare chi ne ha bisogno.

E a nessuno è mai venuto in mente di considerarli approfittatori o gente che vuole fare della condizione di terremotato un mestiere o una rendita, come già comincia ad accadere dopo appena due anni nei confronti degli aquilani, non solo per voce di simpatici e pittoreschi militanti padani che tra un rutto e uno spezzatino di orso sbraitano contro i terroni-motati ''pesi morti'' e gente che non sa sbrigarsela da soli come i discredenti del dio Odino. Ma anche purtroppo per voce di qualche aquilano avvezzo ad essere spietato ed intransigente con i deboli, servile e supino con i potenti. (FT)

 

Comune
Totale contributi
erogati
(Euro)
Totale
domande

di cui per
lavori
ACQUASPARTA 59.330,19 11 3
ARRONE 285.518,00 75 57
ASSISI 7.034.045,41 846 251
AVIGLIANO 17.276,03 5 3
BASTIA 871.325,40 151 26
BETTONA 138.926,86 17 1
BEVAGNA 244.119,28 55 17
CAMPELLO SUL CLITUNNO 403.924,57 71 33
CANNARA 217.242,39 49 26
CASCIA 351.293,98 47 20
CASTEL RITALDI 145.316,25 27 10
CERRETO DI SPOLETO 372.586,21 58 2
CITTA' DI CASTELLO 192.338,53 33 18
COLLAZZONE 233.541,10 50 42
CORCIANO 27.088,16 5 1
COSTACCIARO 227.765,90 65 43
FERENTILLO 339.766,84 78 51
FOLIGNO 20.027.169,86 2703 422
FOSSATO DI VICO 409.193,82 92 60
FRATTA TODINA 3.718,49 1  
GIANO DELL'UMBRIA 240.982,54 29 7
GUALDO CATTANEO 380.067,88 90 55
GUALDO TADINO 7.943.569,61 1224 549
GUBBIO 1.185.752,32 268 211
MARSCIANO 90.430,37 14 6
MASSA MARTANA 843.447,25 146 50
MONTE S.MARIA TIBERINA 12.085,09 2  
MONTECASTRILLI 23.591,42 9 8
MONTEFALCO 548.861,01 117 60
MONTEFRANCO 60.671,59 18 17
NARNI 312.035,58 112 9
NOCERA UMBRA 9.549.756,98 1020 36
NORCIA 93.011,96 14 7
OTRICOLI 2.163,00 1 1
PASSIGNANO SUL TRASIMENO 28.430,94 4 1
PERUGIA 543.506,08 81 13
PIEGARO 3.098,74 1  
PIETRALUNGA 13.796,22 5  
POLINO 6.197,48 1  
PRECI 405.233,82 65 8
S.ANATOLIA DI NARCO 14.047,63 2  
S.GIUSTINO 16.474,98 2  
SAN VENANZO 13.014,48 4 4
SCHEGGIA E PASCELUPO 275.490,52 78 47
SCHEGGINO 53.105,72 6 3
SELLANO 736.286,78 82  
SIGILLO 436.321,25 122 105
SPELLO 1.474.562,44 223 68
SPOLETO 1.784.732,09 425 323
STRONCONE 69.480,57 15 10
TERNI 62.477,49 15 9
TODI 160.382,64 26 15
TORGIANO 93.814,40 12  
TREVI 712.485,92 157 52
UMBERTIDE 50.561,13 10  
VALFABBRICA 314.883,29 60 17
VALLO DI NERA 22.239,32 7 5
VALTOPINA 811.571,32 126 11

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