Inaugurazione anno accademico a L'Aquila: il bilancio e i progetti del rettore Di Orio
Si è celebrata questa mattina nell'auditorium della Reiss Romoli la cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico 2011/2012 dell'Università dell'Aquila.
Momento molto atteso, la relazione del rettore Ferdinando Di Orio, anche a causa delle vicende giudiziarie che lo coinvolgono.
''Lo sviluppo e la sopravvivenza dell'Università dell'Aquila è stato possibile anche a delle scelte fatte nel post terremoto". ha esordito per prima cosa il rettore. Se infatti l'Università ha retto alla catastrofe e gli studenti iscritti sono ben 25mila, questo è accaduto anche e soprattutto per la scelta ferma e non scontata da parte dell'Università di non abbandonare il capoluogo delocalizzando , per l'aver ottenuto l'esenzione dalle tasse, per l'essere riusciti a stabilizzare molti precari, risorse insostituibili per il buon funzionamento dell'università, per l'esser riusciti a portare avanti importanti progetti di ricerca
Questo non basta, ammette però Di Orio: in uno scenario globale segnato dalla crisi economica, anche l'università dell'Aquila dovrà affrontare nuove e difficili sfide che sono tutt'una con la ricostruzione della città: e cita Di Orio l'ambizioso progetto ''L'Aquila Città della cultura della scienza e della tecnologia'', e l'idea di una che punti sull'alta formazione. Un mattone importante e in questa direzione, spiega il rettore, è stato già posato in opera con l'imminente istituzione, confermata dal ministro Fabrizio Barca, dello Gran Sasso Science institute connesso ai laboratori di fisica di Assergi. Un altro tassello sarà il Campus di ingegneria che sarà inaugurato entro quest'anno a Roio, e l'area di ricerca di Coppito.
Nel suo discorso di Orio ha ringraziato anche l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, al quale è stato conferito il riconoscimento "Vincenzo Rivera" per l'impegno profuso a favore dell'Università del capoluogo.
Alla cerimonia non è presente il ministro per l'Istruzione Francesco Profumo. Al suo posto c'è il dirigente del Miur Daniele Livon.
