Inaugurazione la nuova Biblioteca regionale ‘Di Giampaolo' a Pescara

02 Dicembre 2012   09:59  

“Aver deciso di spostare la Biblioteca regionale di Pescara in una zona decentrata della città, creando un ‘presidio’ della cultura nella nostra periferia ovest, è stata una scelta istituzionalmente opportuna e degna di plauso. Ora però immagino la riapertura anche della biblioteca provinciale, con la realizzazione di un ‘tempio della cultura’ nel cuore della città, tra corso Umberto e corso Vittorio Emanuele, dinanzi a quell’asse che a breve renderemo pedonale, ossia nell’edificio dell’ex Banca appena acquistato dalla Fondazione PescarAbruzzo.

Già qualche mese fa ho lanciato la proposta, oggi invio di nuovo il mio appello al Presidente della Fondazione stessa, Nicola Mattoscio, che sono certo non resterà insensibile alla mia richiesta, e lo faccio con il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e con il vicepresidente della giunta regionale Alfredo Castiglione. Ovviamente non si tratta di un obbligo né di un’imposizione, trattandosi di una struttura privata. Ma sono convinto che ci sia la possibilità di dotare la città di una struttura innovativa e di grande prestigio, che potrebbe svilupparsi su 3mila metri quadrati”.

Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia in occasione, stamane, dell’inaugurazione e apertura al pubblico ufficiale della nuova sede della Biblioteca ‘Di Giampaolo’ realizzata all’inizio di via Tiburtina. Presenti, tra gli altri, anche il Presidente della Provincia Testa, il vicepresidente della Regione Castiglione, il consigliere comunale Vincenzo Berghella, il Presidente della Circoscrizione Porta Nuova Piernicola Teodoro e i responsabili della biblioteca, tra cui Roberto Di Lodovico.

“Non ci nascondiamo dietro un dito e – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia -  non dimentichiamo che dietro il trasferimento della struttura ci sono state anche polemiche per la chiusura di quella che per decenni è stata un importante punto di riferimento per tutto il territorio. In realtà è vero che la vecchia localizzazione in piazza Salotto era ormai assolutamente inadeguata e col tempo per la Regione Abruzzo, che aveva in affitto quegli spazi, si sono generati anche problemi di natura contrattuale che hanno determinato l’esigenza di trovare una sede diversa.

Ci siamo anche incontrati con i responsabili della struttura e abbiamo pensato che promuovere un presidio della cultura in una zona che non è centralissima, e non è dotata di grandi opportunità, poteva essere ed è effettivamente un valore aggiunto nella città. Un plauso poi all’iniziativa di creare una biblioteca dinamica, con un concetto moderno, innovativo, che renda l’utente anche spettatore e partecipe della vita della struttura. E parlare dell’apertura di biblioteche in un momento storico di forte crisi è sicuramente importante per la città.

Ma a Pescara non abbiamo terminato il nostro impegno con la riapertura della ‘Di Giampaolo’, perché c’è ancora la vicenda inerente l’attuale indisponibilità della biblioteca provinciale, chiusa, anch’essa, per problemi strutturali, con l’urgenza di eseguire lavori di ammodernamento con fondi pubblici che ormai scarseggiano. Per questo rilancio un’idea di lavoro in cui credo fermamente: oggi io immagino una biblioteca provinciale che, come struttura, sia il tempio della cultura e della lettura, situata nel cuore della città con servizi e parcheggi a portata di mano.

In altre parole immagino e sogno di riuscire a portare la biblioteca in un Palazzo storico, come quello appena acquistato dalla Fondazione PescarAbruzzo all’incrocio tra corso Umberto e corso Vittorio Emanuele che, peraltro, a breve andremo a pedonalizzare. Immagino dunque di ampliare quella parte di Pescara dotandola di arredo urbano e servizi. Parliamo di una superficie utilizzabile di 3mila metri quadrati, pochi, troppi, non lo so, perché in questo caso ciò che conta è la peculiarità del luogo.

Con il Presidente Testa e con il vicepresidente Castiglione potremmo provare a fare azione di lobbying istituzionale perché oggi si offre l’occasione unica di dare alla biblioteca provinciale una sede adeguata e di assoluto privilegio. Credo che in tal modo stiamo agendo per dare un elemento in più alla nostra città bella, dinamica, moderna, aperta, accogliente, caratteristiche che già oggi rendono Pescara una città unica in Abruzzo”.

 

 

 


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