Incendi di auto a Pescara, arrestato "boss" di Fontanelle

17 Aprile 2012   10:57  

La squadra mobile di Pescara ha arrestato Massimiliano Cerasoli, 41 anni, pluripregiudicato che vive nel rione pescarese di Fontanelle, ritenuto responsabile degli incendi del 4 aprile, quando a Pescara andarono a fuoco sei autovetture, quasi tutte appartenenti a due famiglie locali di rom.

All'alba di quel giorno, ricorda la Mobile, diretta da Piefrancesco Muriana, in via Lago di Capestrano, ci fu anche un altro episodio: un uomo armato di una mazza da baseball entro' nel del bar Azzurra di proprieta' di parenti di Cerasoli, distruggendo vetrate e arredi del locale.

Nell' immediatezza venne individuato l'autore di questo danneggiamento, un nomade pregiudicato di 52 anni, la cui auto era andata distrutta in uno dei roghi notturni. Per la polizia e' subito apparsa evidente la pista della vendetta. Dopo le indagini Cerasoli e' stato individuato quale possibile mandante degli incendi di quella notte, verosimilmente scaturiti da vecchi e mai sopiti contrasti di ordine economico con le due famiglie rom.

Cerasoli era stato gia' arrestato a novembre scorso dalla polizia nell'ambito delle indagini relative agli atti intimidatori commessi ai danni dell'allora presidente dell' associazione "Insieme per Fontanelle", Nello Raspa, culminati con l'incendio della sua auto e con il danneggiamento della porta di casa. Dopo quasi tre mesi di detenzione, Cerasoli era tornato nuovamente ai domiciliari, con l'obbligo di attenersi a delle prescrizioni ben precise che, tuttavia, non ha rispettato, come accertato dalla squadra mobile pescarese.

Cerasoli avrebbe violato in almeno due occasioni gli obblighi a cui era sottoposto, avendo intrattenuto contatti con persone estranee al nucleo familiare, e per questa ragione la Corte D'Appello di L'Aquila ha disposto il ripristino della misura detentiva.


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