Incendio Seab, la Forestale e il sindaco Ricci rassicurano

24 Luglio 2009   16:21  

E' rassicurante il parere del Corpo Forestale dello Stato, interpellato dall'assessorato all'agricoltura della Regione circa la pericolosita' di eventuali agenti inquinanti sugli ortaggi a seguito dell'incendio della Seab di Chieti scalo. "Un abbondante lavaggio in acqua si ritiene che sia piu' che sufficiente a garantire l'assoluta non pericolosita' delle produzioni agricole raccolte o in fase di raccolta stante la semplice deposizione su breve periodo". Secondo la Forestale "non si ha motivo di ritenere gli eventuali agenti inquinanti presenti nell'aria citotropici, cioe' capaci di penetrare i primi strati di sostanze vegetali non oleose". Secondo l'assessore regionale all'agricoltura, Mauro Febbo, quello della Forestale e' un pronunciamento utile a tranquillizzare i cittadini e i consumatori. "Questa mattina - dice Febbo - ho incontrato i rappresentanti delle cooperative dei produttori e si e' deciso, presente il presidente Stefano Costa, di stoccare e inventariare i prodotti agricoli gia' raccolti presso i magazzini del mercato ortofrutticolo di Cepagatti in attesa che lunedi' giungano gli atttesi risultati delle analisi. Un'iniziativa - prosegue Febbo - che la Regione Abruzzo sta portando avanti autonomamente. Il sindaco di Chieti, in seguito all'ordinanza con la quale ha vietato la venduta e il consumo di alimento agricoli e zootecnici, non solo ha continuato a non riunire alcun tavolo tecnico e a non convocare soggetti istituzionail quali la Regione e l'Arssa, ma non ha fornito alcuna indicazione e non ha proposte alcuna soluzione ai problemi di migliaia di produttori agricoli. Se ne sta letteralmente lavando le mani. a lui - conclude Febbo - poco o nulla importa di un'intera economia che subisce ulteriori, duri colpi".

Rassicurazioni arrivano anche dal sindaco di Chieti Ricci, ai microfoni di Gigliola Edmondo.

COLDIRETTI CHIEDE L'INTERVENTO DELLA REGIONE

La Coldiretti chiede l'intervento dell'assessore regionale all'agricoltura Mauro Febbo per il sostegno al settore dopo che nelle ultime ore e' giunta la notizia che la AsL, sentito l'Istituto zooprofilattico di Teramo, ha indicato di poter tranquillamente revocare le ordinanze di divieto che in questi ultimi due giorni hanno messo in ginocchio le imprese agricole dei Comuni di Chieti, San Giovanni Teatino, Ripa Teatina, Torrevecchia Teatina, Francavilla e Miglianico. "Anche se non intendiamo evidenziare quanto sia stato giusto o realmente cautelativo assumere tali decisioni - dice Michele Errico, direttore Coldiretti Chieti e Abruzzo - , vale la pena sottolineare che in tanti, compresa la Scrivente, avrebbero voluto che tutto cio' non accadesse. A tal proposito, pero', non puo' essere sottaciuta la posizione della nostra organizzazione, che, senza trascurare l'importanza della tutela del consumatore, ha subito definito affrettata l'ordinanza emessa di divieto di commercializzazione e consumo delle produzioni agricole e zootecniche. Al riguardo - sottolinea Errico - non possiamo non evidenziare che l'interessamento dell'Assessore Febbo, nell' esprimere solidarieta' prima e nell'attivarsi subito dopo per spianare la strada alla chiarezza, ha trovato pieno apprezzamento e condivisione da parte nostra". Ora pero' la Coldiretti chiede, e su questo e' sicura di trovare sostegno di tutti, che al danno causato si ponga rimedio attraverso ogni tipo di iniziativa, anche perche' "non sappiamo quanto possa ancora protrarsi la diffidenza dei consumatori verso i prodotti del territorio". Secondo Coldiretti, ora, per risollevare il settore sono necessarie una serie di iniziative tra le quali anche degustazioni di piazza a carico delle amministrazioni interessate, cosi' come specifici contributi alle stesse aziende agricole. "Siamo sicuri- conclude Errico - che anche in questa circostanza non manchera' il sostegno di tutti, anzi facciamo voti affinche' anche l?assessorato regionale all'agricoltura possa sostenere ulteriormente la causa".

FEBBO: LE ORDINANZE SARANNO REVOCATE

Si apprestano ad essere revocate nelle prossime ore le ordinanze dei sindaci che hanno vietato la vendita e il consumo degli alimenti agricoli e zootecnici in seguito all'incendio di sabato scorso alla Seab di Chieti Scalo. L'Istituto Zooprofilattico di Teramo, referente nazionale per la diossina e i diossini- simili negli alimenti, dopo aver analizzato i campioni di ortaggi a foglie larghe prelevati dal Dipartimento di prevenzione dell'Asl di Chieti nelle zone di presumibile ricaduta dei fumi, ha stabilito che i limiti delle polveri pesanti presenti sui prodotti analizzati sono esattamente nella norma. L'unica precauzione da osservare sara', prima di consumare gli alimenti agricoli, di lavarli accuratamente. Sara' il Dipartimento di prevenzione dell'Asl di Chieti a comunicare ufficialmente ai Comuni interessati l'esito delle analisi dello Zooprofilattico. "Ancora una volta - dice l'assessore regionale all'agricoltura, Mauro Febbo - i fatti, sostenuti da riscontri ed elementi tecnico-scientifici certi, mi hanno dato ragione . Questa vicenda dimostra che ci sono Sindaci i quali dopo aver affrontato una situazione di emergenza con palese ritardo, hanno pensato di recuperare il tempo perduto emanando provvedimenti che, proprio perche' tardivi, non potevano in alcun modo, come in questo caso, salvaguardare la salute dei cittadini. In compenso quei provvedimenti hanno messo in ginocchio intere categorie produttive condannando al macero tonnellate e tonnellate di prodotti. Gli stessi Sindaci - aggiunge Febbo - non si sono preoccupati di verificare, ne' nell'immediatezza dei fatti ne' nei giorni seguenti, quali conseguenze avrebbero potuto avere i fumi inalati soprattutto sulle persone piu' deboli, anziani e bambini. Hanno pensato di chiudere la partita dell'emergenza con un mero divieto. A questo punto - dice Febbo - mi chiedo chi paghera' i danni a migliaia di agricoltori e produttori che in pochi giorni, dopo mesi e mesi di lavoro durissimo, hanno dovuto rinunciare al raccolto di un'intera stagione (e' il caso delle pesche e dei pomodori), chi risarcira' soprattutto i piccoli commercianti e le cooperative di produttori costretti anche a fronteggiare impreviste spese di trasporto. Secondo le prime stime siamo in presenza di danni molto rilevanti che difficilmente potranno essere coperti nei prossimi mesi. Danni che potevano essere evitati soprattutto ricorrendo ad un po' di buon senso. A questo punto - conclude - mi aspetto che il sindaco Ricci chieda pubblicamente scusa ai produttori agricoli e al sottoscritto ".


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